«L’incompreso. Con fascia tricolore, panza e … presenza»

L’incompreso

con fascia tricolore, panza e … presenza

 

Tutto fa per l’apparenza:

è un maestro d’ eleganza

ed esperto in arroganza.

Se presiede un’adunanza

Lui arriva con baldanza

con la fascia in evidenza,

prima espone la sua “panza”

poi dà sfogo all’eloquenza

e, con finta veemenza,

rallentando la cadenza,

ci racconta una “scemenza”.

La platea, per decenza

lo ascolta con pazienza,

perché sa per esperienza

che chi parla senza scienza

è imbevuto d’ignoranza.

In un’altra circostanza,

ignorando un’ordinanza

che vietava ad oltranza

una sosta in permanenza,

Lui, con tosta tracotanza,

si fermava in emergenza

come fosse un’ambulanza.

Di parcheggi c’è carenza?

Lui, con pronta efficienza,

del Castello e  pertinenza

fa  il “posteggio d’accoglienza”.

Per la sua sopravvivenza

e per certa convenienza

predilige l’ alleanza

con “mediocre intelligenza”

che, per mera compiacenza,

gli fan crescere la “panza”

esaltando l’opulenza.

La politica, in sostanza,

è per Lui un’esigenza

che gli allunga l’esistenza:

-Se non ha una  maggioranza?

Questo ha poca rilevanza,

basta già  la sua… “presenza”!

E, per noi, la speranza

di una lesta dissolvenza.

 

pensante curioso