La devozione alla Madonna di Fatima nasce in Portogallo dove la Vergine apparve a tre pastorelli nel 1917.
Il culto si accese a Castelbuono nel 1950 al passaggio della peregrinatio Mariae dei Padri Cappuccini di Sciacca che portarono il loro simulacro in trionfo tra i paesi madoniti. A causa di uno stornello ironico, rimase nella memoria comune il nome del frate che accompagnava l’immagine:
“patri Liboriu ci dissi a Maria a festa è Tua ma i sordi su mia!”
500 bambini vestiti da pastorelli, festoni, coperte ai balconi, bandierine con la scritta “W MARIA DI FATIMA” , le congregazioni maschili e femminili, i terziari e tutto il clero si strinsero intorno alla Sacra Immagine.
La festa e l’accoglienza furono tali da convincere i Cappuccini a costituire un gruppo di bambine dette ” le pastorelle” e a dotare la chiesa del convento di un simulacro. Nel 1954 un certo Luigi Maniscalco da Acquaviva Platani consegnava il simulacro che, benedetto a Cefalù, fece trionfale ingresso in una Castelbuono ornata a festa, con archi d’edera e fiori sparsi a terra. Papa Paolo VI accolse la richiesta di benedizione dei frati e inviò un rosario per apporlo sul simulacro della Vergine.
Da quell’anno si celebrò solennemente la festa della Madonna di Fatima nel convento dei Cappuccini, particolarmente curata dalle famiglie dei pastori.
Negli stessi anni anche la Matrice Vecchia prese a celebrare la Madonna di Fatima, organizzando una processione con un piccolo simulacro portato a spalla da alcune bambine vestite di bianco.
Ad oggi la festa si svolge in entrambe le chiese ma la processione del simulacro della Matrice Vecchia è stata spostata al 31 Maggio.