[“Culti, cunti e canti di Castelbuono”]E’ ormai alle porte la solennit? dell?Immacolata Concezione, in pochi sanno che ? venerata nel nostro paese come compatrona e in pochissimi che il culto ha radici antichissime che vanno oltre il dogma. ? infatti del 1500 la prima notizia di ?festa dell?Immacolata? a Castelbuono. tuttavia non voglio in quest?articolo parlare della festa e le sue origini, che tratter? appena possibile nella sezione dedicata alle feste. qui vorrei esporre una particolare tradizione quasi del tutto scomparsa A CRUNEDDA.
La notte dell?Immacolata era uso accendere un fal? davanti la chiesa di San Francesco e ivi ?festeggiare?. ( non analizzando la festa in maniera diacronica in questa sede tralascio la possibilit? che tale rito si svolgesse anche in altri luoghi). tuttavia piccoli fuochi rituali erano accesi anche dalle nostre massaie, specialmente dalle moglie dei contadini. era uso infatti costituire la cos? detta crunedda:
dodici ceri bianchi erano posti in circolo come a formare lo stellario mentre al centro si tracciava il monogramma Mariano o pi? semplicemente si inseriva l?Immagine dell?Immacolata.
le candele erano accese in ordine e preferibilmente con un tizzone proveniente dalla vampa ufficiale. durante il rito (raccontatomi con perizia da una informatrice qualche anno fa), la prima candela ad essere accesa era quella sotto l?immagine o il momogramma. ad ogni candela si invocava la protezione Mariana con una formuletta rituale:
1. Matri ?Mmaculata mannati a bona annata
2. Matri Maria prutiggiti a vita mia
3. Matri ?Mmaculata a ma famigghia da vostra manta sia cummugliata
4. Matri Maria di sta strata luntana sia a malia
5. Matri ?Mmaculata pi ogni gnacina di st?annata
6. Matri Maria datini pani e tumminia
7. Matri ?Mmaculata l?armuzza sia sarvata
8. Matri Maria luntana sia a malatia
9. Matri ?Mmaculata pi (si chiedevano grazie particolari) t?aju ?nvucata
10. Matri Maria (Grazia particolare) faciti a grazia a mia
11. Grazia particolare come alla nona candela
12. Grazia particolare come alla decima candela
si aggiungeva poi ?dudici stiddi Maria ? ?ncurunata VIVA A RIGINA MMACULATA!?
quest?ordine e la preghiera stessa potevano subire variazioni da officiante ad officiante ma il rito rimaneva del tutto identico. la mia informatrice sostiene che una sua parente pi? anziana accendesse una tredicesima candela in onore di Sant?Anna. il rito aveva anche un suo valore divinatorio poich? dal comportamento delle fiammelle dei lumi si traevano presagi sull?anno, se ad esempio si spegneva il primo lume era sintomo di una cattiva annata del grano. purtroppo altre persone intervistate sullo stesso argomento ricordano solo frammentariamente la pratica o la disocnoscono del tutto. alcune sostengono di una sola candela accesa. altre che era uso portare in chiesa la candela.
U STIDDARIU
La prima volta che mi fu parlato du stiddariu non presi in considerazione la cosa pensando che si trattasse della nota preghiera recitata in chiesa. ovviamente mi sbagliavo. avevo commesso un errore di valutazione. lo stellario italiano non ha nulla a che vedere con la pratica du stiddariu che altro non ? che un racconto in rima del mistero dell?Immacolata Concezione. il fatto straordinario ? che non esiste un testo scritto?ma le donne procedevano a braccio nella narrazione seguendo un canovaccio tracciato dalla tradizione. era uno dei tanti Cunti, come quello pi? noto del ?triunfu di Maria? (di cui possiedo due versioni manoscritte che spero di riuscire a pubblicare), che serviva ad istruire i piccoli e le ragazze. qualche perplessit? desta il nome? non si chiama ? u triunfu da ?mmaculata? ma stiddariu forse perch? era quello l?elemento pi? rilevante che distingueva l?Immacolata dalle ?altre madonne??