Stimatissimo Giovanni, non ho avuto modo di sentire il tuo comizio, pertanto non sono in grado di stabilire se le frasi sono state estrapolate e/o Travisate, ma a prescindere dall’ aspetto folcloristico o meno dei cuddruri fritti e della testa di turco (entrambi buonissimi che meriterebbero di essere elevati a prodotti DOP), ma questo è un altro discorso.
Leggendo (nel luogo consacrato alla lettura) a tutti noto che per pudicizia non viene citato ma che è per tanti ambito spaziale di riflessione, e rileggendo con attenzione la tua difesa dall’ arringa dell’attuale Sindaco, ho ben intuito che il problema che poni è lo sperpero dei 60 mila euro.
Riporto testualmente quanto da te dichiarato su Castelbuono.Org:
“Ribadisco qui ancora una volta. Per spiegare ai cittadini come stiamo sprecando 60 mila euro di soldi pubblici. Ho detto che Castelbuono non è nelle condizioni di potere partecipare alla call dell’Unesco per le Creative Cities World of Gastronomy”.
E mi vengono in mente alcune riflessioni:
la prima è come ha fatto Enzo Ferrari a fare diventare la Ferrari il Brand Italiano più famoso nel mondo partendo da un’officina che faceva Trattori nemmeno buoni per le terre emiliane; semplice era un visionario.
Come lo è Domenico Dolce che partendo dal suo paese ha portato nel mondo la sua creatività anche lui un visionario.
Ma non è nemmeno il caso di scomodare personaggi altrui quando le eccellenze le abbiamo a casa nostra.
Come ha fatto Nicola Fiasconaro a diventare Cavaliere del lavoro ed insieme ai suoi fratelli fare diventare la loro azienda leader mondiale nella produzione dei lievitati e prodotti da forno, anche loro dei Visionari.
Come ha fatto Mastro Paolo Forti che “prenderà la laurea honoris causa n.d.r.” per avere dedicato la vita intera a sperimentare i vari biscotti ad imporsi nei mercati di tutta Italia, anche lui un visionario.
Come ha Fatto il Panificio-Biscottificio Tumminello ad imporsi nei migliori negozi di nicchia di tutta Italia e non solo, forse perché Giovanni è laureato oppure perché anche lui un visionario è un bravo artigiano.
Caro Giovanni, come può l’aquila spiccare il volo se non impara a volare, chi non osa, non ha ambizione, e chi non ha ambizione non cresce, rimane mediocre, nella vita ci vuole umiltà e non sentirsi mai superiori, ma bisogna osare, non è uno spreco di denaro investire in una impresa difficile, ardua, e per questo affascinante che potrebbe dare maggiore lustro e visibilità al nostro Paese.
Questa sera vado a letto e spero di sognare che Castelbuono diventi membro Unesco Creative Cities World of Gastronomy chissà se un domani non ne saremo tutti Orgogliosi, a prescindere dalle beghe elettorali che sanno di cortile e fanno dormire ma non sognare.
Antonio Alessandro