Apprendiamo e diamo notizia della definitiva assoluzione, avvenuta ieri, dell’ing. Francesco Lena. Si chiude così in Cassazione il pesante iter giudiziario che ha coinvolto il fondatore e patron dell’Abbazia Santa Anastasia, iniziato con clamore più di tre anni fa, e che è costato all’ingegnere Lena davvero troppo in termini economici e d’immagine. Assolto in tutti e tre i gradi di giudizio, con formula piena, ci riserviamo di tornare sull’argomento approfondendo i termini e le reazioni che ne scaturiranno.
Castelbuono.Org, che non si è mai sottratto nel raccontare le vicende alterne, comprese quelle spiacevoli e delicate come questa, oggi non vuol celare il sollievo e la soddisfazione per l’esito della sentenza che – evidentemente – scagiona senza tentennamenti Francesco Lena da un abnorme «abbaglio» infamante. Ne siamo lieti, perché spazza via un’ombra cupa sul paese, oltre che su un cittadino e su un’impresa che hanno saputo dare grande lustro a Castelbuono.
Ci auguriamo che i media regionali riescano a dare il giusto risalto all’assoluzione, magari prendendo spunto dalla visibilità data in occasione dell’arresto. Ma, a giudicare dai primi lanci, siamo un po’ pessimisti…
Nel complimentarci con Lena per la grande dignità con cui ha affrontato questa vicenda, la stessa con cui oggi affronta il paradossale iter per riacquisire la titolarità delle proprie imprese, ci facciamo promotori con l’Amministrazione di riconsiderare la cittadinanza onoraria, alle cui ragioni – valide allora e oggi – ne vanno sommate altre… tra cui un’esemplare fiducia nella Giustizia italiana.