Pubblichiamo un interessante articolo tratto da Tranquillopoli (dove peraltro si rimanda per consultare gli allegati) sul piano tariffario dell’acqua approvato in sede provinciale.
[tranquillopoli.altervista.org] Alla fine, dopo mesi di finte schermaglie, la Conferenza dei Sindaci e del Presidente della Provincia ha approvato il piano di aumenti predisposti da Acque potabili siciliane, con il voto contrario dei Sindaci che si sono sempre opposti alla procedura di privatizzazione, cui si sono aggiunti altri amministratori che per la prima volta si sono schierati contro i dettami della Provincia.
Assenti altri Sindaci, tra cui quello di Castelbuono, che evidentemente aveva impegni pi? importanti, o forse attende ancora fiducioso che APS rifaccia la rete idrica.
Le tariffe medie per i residenti (Euro 1,155 al mc) sono state peraltro calcolate sulla base di un consumo medio ad utenza di 140 mc (al di sotto dei consumi effettivi di una famiglia di 4 persone); se una famiglia supera questa soglia, la tariffa media aumenter? notevolmente; in ogni caso la tariffa APS per i residenti ? ben al di sopra di quelle attualmente applicate. Per esempio, a Castelbuono, con gli stessi parametri attualmente la tariffa media per i residenti ? di circa un terzo.
La tariffa media a cui dovranno pervenire tutti i Comuni entro il settimo anno di gestione privata ? di euro 1,314.
Naturalmente la convenzione stipulata con l?ATO autorizza ulteriori aumenti se se ne verificassero i presupposti. E c?? da scommettere che i motivi si troveranno.
La nuova Giunta provinciale segue la linea di Musotto, e non si oppone ai rincari, accontentandosi di una riduzione del canone finale di una decina di centesimi a metro cubo.
Le popolazioni delle Madonie, con una parte degli Amministratori, hanno manifestato la propria indisponibilit? a cedere ai privati gli impianti e le reti idriche, con affollate manifestazioni.
A Castelbuono 2300 cittadini hanno sottoscritto in proposito una petizione diretta al Sindaco.
Intanto si preannunciano ricorsi su questa delibera, ed i Sindaci per l?acqua pubblica ed i movimenti non demordono dall?intento di contrastare l?assoggettamento del principale bene comune ad un monopolio trentennale, con una procedura contestata da due autorit? ed attualmente all?esame del TAR Lazio.
Non appena sar? pubblicato il verbale della riunione, pubblicheremo i nomi dei Sindaci che hanno approvato il piano tariffario e gli aumenti, visto che verosimilmente essi non daranno notizia della loro ?impresa? ai concittadini.