Bluegrass Enduro Tour – prologo – la terra di dove finisce la terra

Condividiamo di seguito il suggestivo racconto di  Vittorio Platania, fondatore di TRIRIDE e  videomaker di professione, sulla prima tappa del Bluegrass Enduro Tour di ieri a Pollina. 

[triridemtb.com] Oggi è cominciata ufficialmente l’ultima tappa del Bluegrass Enduro Tour 2014, quella che si tiene a sulle montagne delle Madonie, in Sicilia, nel comprensorio del Madonie MTB Resort. Una tappa che si tiene in una terra del sud, in una terra che, per voler citare il grande Vinicio Capossela, è “terra di dove finisce la terra”. Un mondo che appare lontano, ma che in realtà è così potenzialmente vicino a tutto e a tutti, in quanto è un mondo che essenzialmente è uno “stato mentale”. Una cosa della quale si sono accorti in molti oggi, soprattutto i numerosi rider provenienti dall’Inghilterra, dalla Francia e dalla Germania, che ad oggi quasi superano in presenza i rider italiani e i locali. A volte chi guarda senza pregiudizio, con l’occhio di uno straniero, coglie questo “stato mentale” più di quanto non possa fare la gente che ci è abituata, più di quanto non faccia la gente che a forza di seguire la routine quotidiana, ovunque questa la porti, ha dimenticato quanto sia importante cercare la bellezza, sempre, perché solo la bellezza ci salverà.

Per potervi dare un assaggio di questa esperienza, nel nostro piccolo, chiamiamo ancora in soccorso Vinicio Capossela. Vi invitiamo a guardare le foto di questa gallery  […]  ascoltando il brano :“Ballo di San vito” di Capossela vi aiuterà in qualche modo a percepire le vibrazioni di questo luogo. Certo non sarà facile se siete in ufficio, o se non avete le cuffie, ma vi invitiamo lo stesso a cercare di fare questo sforzo, siamo quasi certi che alla fine ne sarà valsa la pena. Che la storia di oggi abbia inizio.

 

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Qui comincia la storia

Si comincia verso le 14,00 con la registrazione ufficiale per i partecipanti alla gara. Si distribuiscono i cip e si prepara il tutto prima della partenza delle prove per il prologo che si terrà questa volta nel paese di Pollina, un “nido d’aquila” abbarbicato su una rocca a quasi mille metri d’altezza e che guarda il mar Mediterraneo e le Isole Eolie.

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Gli organizzatori hanno da poco acquistato un nuovo sistema per il cronometraggio, nessun contatto fisico necessario e rilevazione del tempo al centesimo con il solo passaggio. In questo modo i rider conosceranno con precisione i loro tempi.

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Il paese di Pollina è diviso fra mare e montagna. A nord guarda il mar Mediterraneo, le isole Eolie e la rocca di Cefalù.

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A sud invece sono montagne a perdita d’occhio. Questo sarà il vero teatro della gara di domani. Le Madonie, il gruppo montuoso più alto e esteso della Sicilia, un paradiso per biker pieno di sentieri naturali e non, questa è la casa del Madonie MTB Resort.

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Nonostante il mare sia a pochi minuti di macchina questi luoghi appartengono alla montagna, alla sua cultura ed alle sue storie. E come in ogni luogo di montagna la raccolta della legna è parte integrante della vita quotidiana, soprattutto con l’approssimarsi dell’inverno. Sembra strano entrare in contatto con culture di questo genere in una terra come la Sicilia che, nell’immaginario collettivo, è solo terra di mare e spiagge. In realtà la vetta più alta della Sicilia, l’Etna, è alta ben 3400 metri sul livello del mare, più della Marmolada, la più alta delle vette dolomitiche. I siciliani sanno bene cosa sia la vita di montagna.

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Mentre gli ultimi rider finiscono la registrazione qualcuno è già “connesso” pronto a condividere sul mondo virtuale l’esperienza di questa giornata.

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Il paese di Pollina è ripido, costruito sulla roccia. Fra le stradine che salgono facendosi strada fra le rocce dei mattoni delle case si trovano raffigurazioni che rappresentano la storia antica di questi posti, quasi come stazioni dove si è obbligati a soffermarsi. La “fuitina”, fuggitina in dialetto siciliano, anticamente era l’unica possibilità per due amanti che avessero l’avversità delle loro famiglie per rendere reale il loro sogno d’amore. Dopo una fuga di una notte l’onore della donna sarebbe stato compromesso ed il matrimonio sarebbe stato accettato anche dalle famiglie riluttanti. L”onore”, una parola così importante nelle terre del sud del mondo.

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Gli spettatori, soprattutto i ragazzini del paese, guardano meravigliati lo spettacolo. alcuni di loro potrebbero essere i rider di domani.

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Per segnare il percorso del prologo gli organizzatori hanno utilizzato un sistema fantastico. Well done!

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Fra una risalita e una discesa, fra mare e montagna, il pomeriggio prosegue in un’atmosfera che sembra sospesa nel tempo.

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Fra questi vicoli, antichi migliaia di anni, fra poco si sfideranno i rider per decidere la start list della prima delle sei prove speciali della gara di domani.

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Fra una prova e l’altra, prima dell’inizio della gara vera e propria, la vita prosegue tranquilla in certi angoli del paese.

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In altri però si è formata una platea davvero molto speciale.

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Davide Camedda è il “local hero”, l’uomo che gli spettatori siciliani vorrebbero vedere vincere. Sarà dura però, gli sfidanti sono molto forti ed alcuni degli ospiti stranieri sono dei pro difficili da battere. Oggi Davide è arrivato quindicesimo nella prologo, ma ha avuto un piccolo problema tecnico durante la sua prova.

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Altra stazione, altra storia. In questo dipinto è rappresentata la battaglia finale fra arabi e normanni per il predominio sulla Sicilia. Storia vecchia, vecchio dominatore che va e nuovo che viene. Gli arabi furono sconfitti definitivamente proprio sulle montagne delle Madonie. Una leggenda vuole che i normanni ferrarono i loro cavalli al contrario, così gli arabi leggendo le tracce erano convinti che il loro esercito si stesse allontanando, mentre invece gli stavano solo tendendo un agguato.

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Connor Lavelle è il vincitore del prologo. Forte rider irlandese che corre in EWS con ottimi risultati. Connor è arrivato terzo nella categoria junior alla gara dell’EWS in Scozia quest’anno, sicuramente uno degli enduristi più in crescita fra i giovani.

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D’altronde Connor ha “limato” le curve come potete vedere da questa foto. Nessuno ha girato impostando traiettorie così vicine agli angoli degli edifici.

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Anche la sorveglianza è nella migliore tradizione “made in Italy”.

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Altra stazione. Qui si parla semplicemente di un “risveglio in aperta campagna”.

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All’arrivo rider e pubblico aspettavano per incitare i rider sugli ultimi colpi di pedale.

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Altro ospite straniero, Pearse Griffin, suo il terzo miglior tempo nel prologo di oggi.

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Ancora Davide Camedda sul salto finale prima del traguardo. La rottura della catena non lo ha fermato in questo punto, qui il “local” ha saltato più “grosso” di tutti.

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Ogni angolo del paese di Pollina offre scorci difficili da dimenticare. E tutto questo oggi è stato teatro di una gara in mtb.

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In alcuni casi gli spettatori guardano stupiti, quasi spaventati.

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Liam Monyhan, fortissimo rider scozzese del team Canyon di enduro e cofondatore dei Dudes of Hazzard insieme all’amico Joe Barnes, oggi ha fatto registrare il secondo miglior tempo dopo quello di Connor. Lui è il super favorito alla vittoria della gara di domani al momento.

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Ecco un altro dei rider ospiti, Drew Carters, rider enduro di EWS, suo il secondo posto nella categoria junior nella gara in Scozia, e rider junior di coppa del mondo di downhill. Oggi il suo è stato il quarto tempo. Di fatto oggi è stato tutto affare dei rider inglesi, quattro in testa alla classifica. Domani sarà dure cercare di entrare in questa mischia che al momento sembra irraggiungibile per tutti gli altri rider.

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Ancora un altro scorcio del percorso del prologo.

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Dopo l’immancabile ristoro. Fra vino, birra e prodotti locali, tutti i partecipanti hanno potuto rifocillarsi nella piazza ai piedi del castello di Pollina.

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Immancabile foto di gruppo, anche se è un gruppo ristretto, in foto solo quelli che sono rimasti fino alla fine del cibo e delle bevande, praticamente degli eroi.

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Qualcosa ci dice che alcuni ragazzini di Pollina non dimenticheranno facilmente questa giornata.

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E adesso è tutto pronto per la gara di domani. In queste montagne i rider si sfideranno su sei prove speciali per più di 35 minuti di discesa complessiva e più di 1500 metri di dislivello negativo. Tutto in un solo giorno. E quel giorno è un domani che ormai è dietro l’angolo.

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