L’accusa ? pesante: non avere usato materiale non di prima qualit?, tale da mettere a repentaglio l’incolumit? delle persone. La difesa, in sede processuale, trova un’autorevole conferma: la Calcestruzzi non ha usato cemento depotenziato. Oltre 300 carotaggi su alcune importanti opere pubbliche – dallo svincolo di Castelbuono dell’A20 Palermo-Messina alla diga foranea di Gela, dalla piattaforma di emergenza dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta al Palazzo di Giustizia della stessa citt?. Risultato: il calcestruzzo ? perfettamente regolare, e dunque le opere non sono assolutamente a rischio.
Sicilia, il cemento usato da Calcestruzzi spa non ? depotenziato
17 settembre 2009 – Quando, nel gennaio 2008, scattarono gli arresti, la notizia fece scalpore. Per il caso in s?, ma soprattutto per l’ipotesi formulata dall’accusa, quella cio? che un’impresa del calibro della bergamasca Calcestruzzi spa potesse aver utilizzato, in una serie di grandi opere pubbliche siciliane, cemento impoverito in modo da creare fondi neri per pagare il pizzo alla mafia. Un’accusa pesante, dalla quale l’azienda si era sempre difesa, sostenendo che mai era stato usato materiale non di prima qualit?, che potesse mettere a repentaglio l’incolumit? delle persone. Una difesa che adesso, in sede processuale, trova un’autorevole conferma. S?, perch? i periti nominati dal Gip di Caltanissetta nell’ambito dell’inchiesta bis che coinvolge la stessa Calcestruzzi e la Italcementi, inchiesta che conta sette indagati accusati di frode in forniture , hanno assicurato che, nelle opere prese in esame su incarico della magistratura, la Calcestruzzi non ha usato cemento depotenziato.
Un crollo, questo s?, per l’accusa, che sulla teoria dell’utilizzo del cemento depotenziato aveva basato la sua prospettazione. La Calcestruzzi spa aveva detto sin dall’inizio che non c’era nulla di irregolare. E adesso arriva la conferma, tanto pi? autorevole visto che a farla sono esperti che nulla hanno a che vedere con la difesa. I professori Giuseppe Mancini, del Politecnico di Torino, e Nunzio Scibilia, docente di Tecnica delle costruzioni all’Universit? di Palermo, hanno effettuato oltre 300 carotaggi su alcune importanti opere pubbliche – dallo svincolo di Castelbuono dell’A20 Palermo-Messina alla diga foranea di Gela, dalla piattaforma di emergenza dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta al Palazzo di Giustizia della stessa citt?. Risultato: il calcestruzzo ? perfettamente regolare, e dunque le opere non sono assolutamente a rischio. Gli stessi periti hanno proposto un approfondimento per quanto riguarda due infrastrutture, la strada a scorrimento veloce Licata-Torrente Braemi e la galleria ?Cozzo Minneria? di Pollina, sempre per l’A20 Palermo-Messina. Si tratta per? di opere che non sono state realizzate solo dalla Calcestruzzi spa, ma nelle quali c’? stato il contributo di altre imprese.
L’incidente probatorio continuer? il prossimo 10 ottobre. Sulla vicenda ? in corso un altro processo, che ? cominciato nell’aprile scorso.
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