Castelbuonese, regina indiscussa del campionato. Cammarata: “La mia squadra vince e convince.”

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Cammarata: “La mia squadra vince e convince.”

(Marco Coco) fonte cefalunews.net

E? una grande Castelbuonese quella che ha espugnato sabato scorso, 17 marzo, allo stadio ?Luigi Failla? di Castelbuono, il Bompietro per 3-0, nella terz?ultima giornata del campionato di seconda categoria.
Un incontro che i ?bianco amaranto? hanno saputo affrontare con il giusto piglio, con la determinazione di una squadra che ha voluto assolutamente conquistare i tre punti ?d?oro?.
La partita è a senso unico fin dai primi minuti. Al 10? del primo tempo arriva il vantaggio con la rete di Antista, poi nella ripresa la Polisportiva serve il tris con Zafonte e Antista, per lui doppietta che mette al sicuro il risultato e il sigillo finale. Al termine della partita festeggiamenti per il risultato conseguito, segno di un ottimo lavoro della società e di una squadra competitiva. La città si trasforma in uno scenario che assume dimensioni imponenti con giochi pirotecnici e sfilate.
Erano venticinque anni che, a Castebuono, mancava un risultato cosi? importante. Nonostante i punti di vantaggio acquisiti nelle battute iniziali del Campionato, gli amaranto hanno continuato ad attaccare, senza fermarsi, fino ad ogni fischio finale di partita, agguantando un successo che consente la matematica certezza della promozione in Prima Categoria con due giornate di anticipo.
Ma è lui, Giuseppe Cammarata, la nuova rivelazione-guida di questa grande squadra. Quella di quest?anno è stata per lui la sua prima ed indimenticabile esperienza da coach, all?età di 26 anni.
Il giovane mister, persona distinta e molto cordiale, ci racconta parecchi aneddoti, sia quando è stato in campo ? nelle vesti di giocatore – che adesso da allenatore.

Qualche timore in questa primissima esperienza da allenatore?

?No, in realtà sono stato molto tranquillo e con una grande voglia ? ha risposto Cammarata ? ho trovato sin da subito un clima carico e accogliente, grazie soprattutto alla società che mi ha proposto un progetto affascinante. Anche quando giocavo ero portato a dare indicazioni e consigli in campo, e a cercare di mantenere l?unità nello spogliatoio. In un certo senso, mi sono sempre sentito una sorta di guida sotto tutti i punti di vista. Ho avuto la fortuna di avere un gruppo unito che ha sempre lavorato con continuità, per questo sono estremamente orgoglioso di allenare questa squadra. Noi allenatori dobbiamo essere bravi a creare comunque gli equilibri giusti, togliere pressione alla squadra e creare la giusta serenità, queste sono state le mie carte vincenti.?

Il tecnico continua:

?Sono tutti ragazzi giovani e hanno voglia di fare. Quando ci si allena il clima, nonostante la nostra posizione di classifica, è sempre cordiale e impegnativo. I ragazzi nonostante l?età che hanno, sono consapevoli della responsabilità che grava sulle loro spalle. Io li difendo sempre quando qualcuno osa criticarli. Se una critica va fatta, c?è il sottoscritto, loro vanno preservati. Sono io che li gestisco e so come comportarmi con loro. Se c?è un problema, loro lo sanno, c?è lo spogliatoio?.

Con tutti i giovani che si ritrova, il mister Cammarata sa di avere, nonostante la giovane età, un ruolo importante.
Però ci tiene a precisare una cosa:

?Nessuno e dico nessuno, si è mai permesso di alzare la voce nei miei confronti oppure di mancarmi di rispetto.?

Su questo punto lui batte molto, perchè ha un?idea molto chiara su questo: ?Purtroppo spesso, passare da giocatore di una squadra ad allenatore, comporta delle assunzioni di responsabilità enormi. Devi gestirti in maniera diversa. C?è una società, una tifoseria, un ambiente da rispettare. Sono situazioni inedite per me, ecco perchè io batto molto sul tasto del dialogo e del rispetto. La squadra rispecchia i miei ideali. Non posso rischiare di mortificare un giocatore, perchè loro sono un po come io mi vedo da giocatore?.

Lui vuol bene a questi ragazzi, crede nella squadra, sa bene che la classifica parla, ma anche su questo ha la risposta pronta:

?E? il giusto premio al nostro lavoro, non ci sono stati momenti di difficoltà anche se avrei preferito una maggiore disponibilità degli infortunati Papa e Prestianni.?

Il tecnico degli amaranto ha anche parlato del rapporto con il Patron Capuana.
? Ogni volta che ci parlo lo trovo sempre molto disponibile e soprattutto sempre molto innamorato della squadra e della città. Lo ringrazio per aver creduto nelle mie capacità e per avermi fatto guidare una grande realtà sportiva in tutta serenità. E? sempre importante creare una sinergia tra la città, la società e la squadra.?

La società del patron Capuana ha compiuto enormi sforzi a cui va dato atto, ma ciò che rende ancora più grande questo progetto è la realtà intorno a questa città che apprezza quanto sia importante per Castelbuono essere arrivato ad un campionato di prima categoria.

Si spazia su molti campi con il mister. Ad un certo punto della nostra intervista, si parla del fatto che lui, cittadino di Cefalù, sia allenatore di una squadra a pochi km dalla sua città natale. Gli occhi parlano chiaro e risponde senza nessun rimpianto:

?E? un onore non da poco allenare la squadra in questa città. E? una sensazione indescrivibile sentire il coro dei tifosi che mi chiamano, sono momenti che non scorderò mai. Belle partite, tante emozioni e grandissimo impegno da parte dei miei ragazzi in campo?.

Alla domanda cosa farà il prossimo anno? Risponde:

?Non lo so, ho tanta voglia di far sicuramente bene. Avrò un incontro la prossima settimana con la società e deciderò, intanto voglio godermi questo momento. Un grande allenatore, trasmette il suo carisma ai calciatori. Darò il massimo per questa squadra in qualunque occasione mi verrà concessa.

Conclude:
?Aspettiamoci altri ottimi risultati da questa ?meglio gioventù? del calcio giovanile.?

fonte cefalunews.net