[lavoceweb] Cefalù non ce l’ha fatta. Il nuovo piano sanitario che modula una serie di tagli e di accorpamenti, presentato alla competente commissione dell’Ars, ha decretato la fine del punto nascita dell’ospedale Giglio. Nel piano non sono previsti posti letto per il reparto di ostetricia e ginecologia. La battaglia per mantenere la struttura non ha dunque prodotto alcun risultato. A nulla sono servite le proteste, le petizioni popolari, le iniziative del comune e perfino le visite degli assessori regionali. Alla fine, come si temeva, è prevalso il criterio burocratico nell’attuazione del decreto Balduzzi che fissa il tetto di 500 parti all’anno per il mantenimento dei punti nascita. E quello di Cefalù è appena al di sotto di questo standard con i suoi 450-470 parti all’anno.
Il piano presentato alla commissione sanità dell’Ars prevede un taglio dei posti letto in Sicilia che saranno 18.720. Ma si tratta solo di un taglio virtuale perché i 19.581 previsti non sono mai stati attivati e quelli realmente disponibili sono stati 16.800: gli altri non sono stati mai creati.