Don Andrea Gallo è morto. Non muore solo un prete illuminato. Muore un esempio di coraggio e coerenza. Muore l’incarnazione del senso di chiesa che molti giovani tenevano come ultimo barlume di speranza, di tutti gli scout che andavano a trovarlo nella comunità dove accoglieva trans e tossici e parlava a gran voce dei mali del nostro mondo, del desiderio di rivoluzione che gli brillava negli occhi. Don Gallo è l’impersonificazione del Vangelo nel mondo, è la lettura schietta e senza filtri del messaggio di pace del cristianesimo, ridotto a religione dell’occidente opulento, il cui vero Dio si chiama denaro e potere. Don Andrea Gallo leggeva benissimo la storia dei nostri tempi e più che preoccuparsi di matrimoni gay, comunione ai divorziati, fecondazione assistita, sapeva che l’insegnamento da dare ai tanti giovani che lo seguivano era l’invito a “restate umani”. Lontano dalle idee della chiesa della tradizionale, rivendicava fortemente di appartenere ad essa, anche quando diceva, scherzando ma non troppo, di dover pregare Dio per convertire il papa al cristianesimo (n.b. allora era Ratzinger). Don Andrea Gallo muore e lascia in ricordo di se su Genova che tanto lo ha amato e conosciuto, lui che viveva la città come un vero “prete di strada” sa fare. Se ne va lasciando “i suoi drogati, trans e malati psichici” della comunità di San Benedetto al Porto dove gestiscono una trattoria, ‘A Lanterna, per cercare un’alternativa di vita. Se ne va don Gallo ma di lui resta il sogno di una chiesa diversa e di un mondo diverso, la forza e la speranza per cambiare le cose con atti concreti e coerenti e un modo di “pregare con la Costituzione in mano”. Se ne va lasciando un ricordo bellissimo ma l’amaro in bocca perché adesso solo lui potrà davvero sapere se lassù fanno il tifo per gli ultimi, per gli emarginati, e per chi come lui ha dedicato la vita agli altri oppure, chissà, preferiscono la retorica dei benpensanti e l’ipocrisia di chi parla sempre col culo sulla sua poltrona.
?Oltre Fiumara ? Rubrica settimanale che apre uno spiraglio tra le cinta murarie del borgo, per far passare qualche notizia fuori dal comune.?