Continua l’inchiesta in merito alle estorsioni subite dalla comunità rumena di Castelbuono. Come riporta un articolo sul Gds, a firma del giornalista Giuseppe Spallino, si sarebbe trattato di un vero e proprio “pizzo”, secondo gli inquirenti della Procura di Termini Imerese, per cui è stato rinviato a giudizio V.G., 61enne rumeno che sarebbe stato la mente dietro la pianificazione e attuazione delle estorsioni. Alle persone coinvolte venivano chiesti 150 euro al mese e, in caso di rifiuto, seguivano delle minacce. Tutti i rumeni a cui è stato chiesto denaro hanno denunciato il fatto, facendo partire un’inchiesta condotta dall’appuntato scelto Calogero Andollina della stazione dei Carabinieri di Castelbuono che ha portato al rinvio a giudizio anche di tutti i membri della famiglia dell’uomo. Una prima condanna è già arrivata il 15 Febbraio 2017. Il processo all’uomo considerato “la mente” dell’operazione comincerà invece il 6 Febbraio 2019.