Rendiamo nota l’incresciosa scoperta da noi effettuata di un luogo, a Castelbuono, destinato da qualche mese allo stoccaggio e “all’incendio” delle palme infestate da punteruolo rosso. Il sito di cui trattasi è in contrada Tortorello, immediatamente dietro la Chiesa di Santa Lucia di campagna, opportunamente scelto perché poco fruito, e per di più nascosto alla vista ai pochi transitanti della zona.
Le foto che seguono sono state scattate il 20 di aprile ed il 7 di giugno (quella che mostra le fiamme), e documentano la prassi, oramai evidentemente consolidata, di accatastare le palme infette in unico luogo e periodicamente dargli fuoco, aggiungendo anche altro materiale maggiormente infiammabile, cosa che in un’occasione ha attirato la nostra attenzione.
Superfluo dire che la legge prevede altre modalità di smaltimento, e soprattutto maggiori accortezze per scongiurare la contaminazione degli insetti infestanti nella zona:
La distruzione del materiale infestato (porzioni di foglie e di stipiti che presentano gallerie) deve essere operata entro 24 ore tramite triturazione oppure – dove possibile – tramite bruciatura, ovvero anche a mezzo interramento (compatibilmente con le norme vigenti in materia) ad almeno 1 metro di profondità in terreni non sabbiosi, preferibilmente nello stesso sito di abbattimento. In alternativa, il materiale deve essere trasportato, a spese dell’utenza, in mezzi chiusi e telonati presso i centri di distruzione dell’Azienda Foreste Demaniali, dislocati nel territorio regionale, dove si procede alla distruzione con l’impiego di trituratori. Per avere notizie sulla dislocazione dei centri di distruzione, contattare il SFR.