Un comitato che nel giro di pochi giorni ha raccolto migliaia di adesioni, e non solo su Facebook, con il solo scopo di far recedere l’assessore regionale Borsellino dal provvedimento di chiusura del punto nascite di Cefalù. Abbiamo già espresso il pieno sostegno alle iniziative portate avanti dal comitato, ed adesso abbiamo voluto sentire Peppe Norato, uno degli ideatori e componente del comitato, per riferire ai castelbuonesi le iniziative di protesta in programma.
Come e quando nasce il comitato?
Sono particolarmente “sensibile al tema” (sarò papà a Giugno) e tutto è nato da una idea condivisa con un gruppo di amici. Ma – scusate la battuta- importa poco questo genere di “paternità”, tant’è che ci siamo subito uniti all’iniziativa promossa da Mario Macaluso (Cefalù News) e abbiamo aderito alla stessa manifestazione. Sappiamo anche che c’è chi strumentalizza per visibilità politica una tragedia come questa, ma ci importa poco: la cosa necessaria in questa fase è produrre quanto più rumore e riuscire a manifestare tutta l’indignazione del territorio.
Che ruolo vi ritaglierete all’interno della protesta?
Pensiamo che occorra un’interfaccia in rappresentanza dello sdegno dei cittadini, informale e del tutto spontanea, che prenda una sua strada, parallelamente a quanto verrà fatto – ci auguriamo – da altri e dalle Istituzioni. Saremo presenti alla manifestazione di domenica 8 marzo insieme ai ragazzi del Movimento cittadino Controvento – Aria di Cambiamento (che ringrazio per la disponibilità e l’operosità nel condividere la protesta) con un gazebo in piazza Garibaldi: l’intento è quello di riconsegnare le tessere elettorali al Prefetto. Per cui saremo presenti, con i moduli necessari, a raccogliere le tessere di chi vorrà unirsi. Cominceremo domenica 8 e andremo avanti, cercando collaborazione nei paesi limitrofi a fare lo stesso, finché non si tornerà indietro da questo assurdo provvedimento che impoverisce oltre ogni immaginazione l’intero territorio.