Il Veglione ? passione e tradizione!

Mi ero ripromesso di non intervenire al riguardo e di non esprimere alcun giudizio sulle maschere di quest’anno. Ma dopo aver ricevuto l’sms dei gruppo dei “Chinnicchienacchi” ed aver letto la precisazione gi? pubblicata su questo sito /archivio/2011/03/09/i-cchinnicchennacchi-dicono-la-loro/ dai medesimi, ?a questo punto da ex componente dei “Puddrasciuna” e da intenditore (nel mio piccolo) di satira e veglione decido di esprimere le mie impressioni.
Devo dire che, in primis, il livello della qualit? delle maschere ? stato molto elevato nel totale. E ho gi? fatto i complimenti a tutti, ma voglio cogliere l’occasione per esprimere sinteticamente un giudizio sulle singole rappresentazioni, se mi ? lecito.
Parto proprio dalla rappresentazione dei “Chinnicchenacchi”. La maschera in toto ? stata molto bella ben curata. Eccezionali le interpretazioni di Padre Cal? e di Pino Zito, debole la parte sulla politica a tratti pure un p? noisa. Apro una parentesi su Gabriele Perrini, fautore certo di tutte queste polemiche sterili e inutili. Quando io ed il mio ex gruppo abbiamo iniziato a fare Veglione non esisteva gi? pi? “Le Fontanelle”, ma ne tanto meno il Veglione all’Astra. Allora fare il veglione significava girasi le sale da ballo e tutt’al pi? fare il Veglione in piazza, che ? bello perch? assistono molte pi? persone, anche se a febbraio fare la maschera con le temperature invernali non ? comodo come sopra il palco di un cinema. Per noi era gi? un onore poter essere menzionati come gruppo ed essere considerati al pari dei gruppi come quelli di tuo padre, o altri come “I niputi dda zza’ Cicca”, “I figli di nessuno” e tanti altri. Per noi l’onore stava nel fare il veglione, girare le sale, mangiare e ballare appena si finiva la maschera e soprattutto far ridere e far riflettere. (Memorabile per me ? stato dopo la fine della rappresentazione all’Astra, dopo chiuso il tendone si presento sul parco Masci Pino Spallino, pap? di Luciano Spallino con una cassetta della verdura piena piena di prelibatezze locali, nonch? un bidone di vino proprio, mentre in sala tutti ballavamo noi ci abboffavamo). ?Anche quando abbiamo partecipato alle gare non ci ? mai importato nulla, per noi il premio era fare la maschera, riunirci per la stesura del copione e veder ridere la gente per le smorfie di quella meravigliosa “maschera” di Luciano Spallino.
Quindi, caro Gabriele, credo che fare la maschera per essere considerati per la classifica sia un p? degradante. Perch? come hai detto tu, citando Sanremo, solitamente proprio l?, non sono le canzoni che vincono a girare in radio per lungo tempo. E lo stesso vale per il Veglione ci sono battute di maschere che colpiscono di pi? del complesso della maschera. Tu hai la fortuna di essere figlio di una persona che stimo tantissimo, che fa parte di un gruppo (di cui ne parler? meglio pi? avanti!) che oramai ha raggiunto l’eccellenza, a mio avviso, ma che se quest’anno fossero stati in gara non so se sarebbero stati in grado di competere allo stesso livello di tutti voi altri giovani, sicuramente avrebbero avuto filo da torcere.
Passo al Gruppo dei “Comi veni si cunta”.?Per me sono stati una sorpresa enorme, mi hanno ricordato noi alla prima maschera nel ’94. Certo noi avevamo a seguirci un altro “mostro sacro” che ci ha lasciati prematuramente e cosa di cui mi dispiace che io sappia nessuno ha ancora ricordato, mi riferisco a Peppe Russo, che allora ci ha fatto da padrino introducendoci al mondo del Veglione.
Invece oggi nel gruppo dei ragazzi dei “Comi veni si cunta” ho ritrovato la tradizione della maschera classica non necessariamente imbastardita dal cabaret troppe volte inserito nelle maschere. A mio avviso sono stati veramente bravi e anche se la classifica li ha penalizzati, meritano tutta la mia stima e plauso. Ragazzi spero l’anno prossimo di rivedervi sul palco perch? siete stati bravissimi.

Adesso passiamo al gruppo dei?“Farfalluna”. Che dire la maschera ? stata esilarante e caro Dario te lo devo ammettere l’idea di utilizzare mio fratello ? stata eccellente e da colpo di scena, tant’? che credo, che di tutta la maschera sia stato il passaggio pi? esilarante. Nel complesso ? stata molto curata, certo qualche cosa presa dal cabaret a mio avviso nella maschera ne avrei fatto a meno, io sono un tradizionalista per eccellenza, ma sicuramente nella mia personale classifica sareste stati secondi. Infine se devo proprio essere sincero una cosa che non mi ? piaciuta c’?. Il pezzo sulla madrigale ? stato poco incisivo. Ma ormai il gruppo dei “Farfalluna” si pu? annoverare nell’olimpo dei gruppi storici di Castelbuono.

(P.S. Dario, per? devi ringraziare cc? un c’? to frati, si nn? ti l’avieva a vidiri puri chi Puddrasciuna!)

Per quanto riguarda il gruppo dei “Quattri a maiddra” sono sicuramente da premiare per la cura scenografica e dei dettagli dei costumi. Particolare la scelta dei temi trattati che quanto meno si sono diversificati dalle precedenti rappresentazioni. Molto curata la parte musicale grazie al supporto di un bravissimo fisarmonicista di cui mi scuso se non ricordo i nomi. In conclusione l’impronta Crivelliana ? stata molto evidente, dalla scelta di una rappresentazione pi? teatrale che carnascialesca, anche qui unico passaggio che non mi ? piaciuto ? stato il pezzo riguardante il dialogo tra i due parroci castelbuonesi, poco incisivo e poco divertente, da questo punto ? stato pi? apprezzabile l’imitazione di Naselli del gruppo “Chinnicchiennacchi”.

Primi classificati della gara sono stati “I Giullari di?Corte”! Vittoria strameritata! La maschera ? stata a dir poco perfetta. Baggesi,Vigneri e Di Marco a dir poco esilaranti. Geniale la scelta del tema generale con l’elencazione a mezzo editto delle cose “giuste” e “sbagliate” compiute da questa amministrazione. Poi un plauso va inoltre per la scelta dei brani musicali, originali ed attinenti (Modena City Rambles e Guccini, nonch? la colonna sonora di Lady Oscar, stavo morendo dalle risate!). Costumi bellissimi e in tono con l’aria carnascialesca del veglione. Questi ragazzi gi? l’anno precedente ci avevano stupito, quest’anno si sono superati. Il mio voto 10 e lode! Con loro si ride dall’inizio alla fine, anche su cose serie, che chi ci governa quotidianamente dovrebbe riflettere.

Cari “Giullari di Corte” vi ringrazio per il bellissimo copione che ci avete regalato anche voi meritate di entrare nella storia del Veglione Castelbuonese.

“Dulcis in fundo” e fuori gara (e forse ? stato un bene per loro, scusate l’insinuazione, non me ne vogliano i componenti!) lo storico Gruppo dei 2001. Quest’anno orfano di uno dei componenti, a causa di problemi personali. Cosa che comunque non ha impedito di dimostrare il detto che “la classe non ? acqua”. La loro rappresentazione ? sempre su livelli elevatissimi, innovatori come sempre. Bellissima l’idea dell’ambientazione all’interno di un salone da barbiere. Luogo in cui in fondo spesso avviene la riunione di “S..parlamento”. Come al solito la loro maschera ? sublime e tagliente, ma d’altronde la loro classe gli pu? permettere le sferzate pi? cattive senza rischiare di essere offensivi. Toccante inoltre ? stato il ricordo del grande Maestro Cesare Fiasconaro alla fine della rappresentazione, cos? come toccante ? stato il ricordo di Dario Guarcello dei “Farfalluna” nei confronti di Don Mario Fiasconaro e Pino Spallino. Peccato che tutti si sono dimenticati di ricordare (E secondo me si dovrebbe fare ogni anno!) un altro Grande, e cio? Peppe Russo.

In conclusione volevo dire che sono veramente contento che tutti i gruppi di quest’anno erano costituiti da giovani ragazzi promettenti. Cos? come noi nel ’94 ?appena diciassettenni giravamo le sale da ballo accompagnati da due personaggi straordinari come Peppe Russo e Masci Pino Spallino (quest’ultimo padre di Luciano che era la maschera per antonomasia del gruppo dei “Puddrasciuna”) ispirandoci proprio ai “2001” e a tutti gli altri grandi. Credo che oggi, questi stessi ragazzi debbano continuare ad andare avanti guardandosi ed ispirandosi proprio a chi li ha preceduti. Perch? solo salendo sulle spalle dei giganti si pu? guardare pi? avanti verso un futuro migliore. Perch? come hanno giustamente ricordato tutti indistintamente, il protagonista per carnevale al Veglione ? uno solo il pubblico sovrano imperatore, a cui si deve rispetto, perch? solo da noi il Veglione ? passione e tradizione.

Daniele Di Vuono