La nuova giunta inciampa al debutto gli assessori di Fli. Forfait anche della Di Liberti

[REPUBBLICA] LA GIUNTA dei tecnici annunciata da Lombardo perde pezzi ancor prima d’ iniziare a lavorare. Ieri alla presentazione ufficiale a Palazzo d’ Orleans hanno dato forfait i due tecnici indicati in quota Fli, i direttori regionali Gian Maria Sparma e Maria Letizia Di Liberti. Una grana, quella dei finiani, che da marted? sera era nell’ aria dopo la mancava riconferma di Nino Strano chiesta invece da Gianfranco Fini in persona. Lombardo ieri pomeriggio ? volato a Roma per incontrare i finiani e parlare con lo stesso presidente della Camera. Ma l’ accordo per una soluzione alternativa non si ? ancora trovato e la giunta del Lombardoquater rimane cos? azzoppata e senza deleghe, a parte quella certa di Gaetano Armao che dai Beni culturali passer? all’ Economia. E oggi Lombardo incontrer? Fini. Ieri Lombardo a Palazzo d’ Orleans ha presentato la nuova squadra, con i sei tecnici uscenti confermati: Massimo e Pier Carmelo Russo, Caterina Chinnici, Marco Venturi, Mario Centorrino e Armao. Dei sei volti nuovi, soltanto due erano presenti: il segretario dell’ Anci Andrea Piraino e l’ ex prefetto di Palermo, Giosu? Marino. ?Tra le priorit? credo che si debba percorre la strada di una riforma della burocrazia?, dice Marino, mentre Piraino assicura che sar? ?un assessore del fare?. Assenti, perch? non in Sicilia, Elio D’ Antrassi e Sebastiano Missineo. Assenti ingiustificati Sparma e Di Liberti. Che proprio su richiesta dei leader finiani, da Pippo Scalia a Carmelo Briguglio, non si sono presentati. Gli ex An sono sul piede di guerra e ieri Lombardo ? dovuto volare a Roma per incontrare i finiani siciliani e parlare con il presidente della Camera. Tutto nasce dallo stop, imposto dal Partito democratico, alla riconferma di Strano e dell’ altro tecnico politico che sarebbe invece dovuto entrare per l’ Api di Rutelli, Egidio Ortisi.I finiani in alternativa avevano indicato Sparma e Di Liberti. Quest’ ultima ha rifiutato perch? in caso d’ ingresso a Palazzo d’ Orleans dovrebbe attendere cinque anni per tornare a occupare la carica di direttore regionale, come previsto dalle norme vigenti. Al posto della Di Liberti, Strano aveva indicato un altro direttore regionale, Marco Salerno, che per lo stesso motivo ha detto no. Ma a far irrigidire ancora di pi? i finiani ? stata la scelta, annunciata ieri da Lombardo, di dare la delega all’ Agricoltura a D’ Antrassi anzich? a Sparma. Nella maggioranza le fibrillazioni non finiscono qui. Il leader dell’ Api, Francesco Rutelli, si ? molto lamentato per la mancata nomina di Ortisi (al suo posto i rutelliani hanno indicato Missineo). ?Lombardo ha subito la pregiudiziale posta dal Pd?, dice il deputato regionale dell’ Api, Mario Bonomo. Il governatore ? fiducioso: ?Sar? il dibattito all’ Ars che permetter? di capire su quali numeri il governo pu? contare – dice Lombardo – Mi sono assunto la responsabilit? di questa giunta?. Ieri a Palazzo d’ Orleans durante la presentazione della nuova giunta ha fatto capolino il capogruppo del Pd, Antonello Cracolici: ?A chi, anche fra i nostri elettori, in questo momento ha dubbi su quello che sta avvenendo, dico che viviamo una fase politica rischiosa, ma abbiamo di fronte a noi un’ occasione irrepetibile per cambiare la Sicilia con una giunta di alto profili?, dice. Il senatore Beppe Lumia ? raggiante: ?Non era mai successo che Calogero Mannino e i suoi diretti eredi, Tot? Cuffaro e Saverio Romano si trovassero all’ opposizione? dice, innescando la violenta reazione di Cuffaro. Le polemiche per? continuano. L’ ex assessore all’ Economia, Michele Cimino, ha sollevato il caso dei ?costi aggiuntivi che richiede una giunta di tecnici?. Gli assessori non deputati vengono pagati interamente dalla Regione (al costo di circa 20 mila euro al mese), mentre in caso di deputati la Regione paga solo l’ indennit? di funzione (5 mila euro al mese) e il resto lo copre l’ Ars.
ANTONIO FRASCHILLA