[corsoitalianews.it] Per correttezza di informazione, devo precisare che dalle ricerche effettuate, sui miei “testi sacri” cartacei, dedicati alla gastronomia, e sul web ho trovato riferimento a questo dolce, come tipico dolce di Castelbuono in provincia di Palermo, dove il culto per sant’Anna è molto sentito e dove anche custodita la sacra reliquia del suo teschio, che ogni anno viene portata in processione.
La Festa è molto suggestiva ed è caratterizzata da varie fasi che potrete leggere consultando queste pagine
Il mio primo riferimento è stato quello dell’amica Lucia Galasso nel suo interessantissimo blog di antropologia gastronomica, ho successivamente consultato il sito del comune di Castelbuono, dove vi è una sezione dedicata alle tipicità del luogo, ma questo dolce non ne fa parte, ed allora ho chiesto aiuto agli amici di Castelbuono.org, che mi hanno messo in contatto con il Maestro di Cucina Francesco Alessi che da anni vive a Brescia ed è anche il vice presidente della locale associazione cuochi, ma è siciliano DOC, nato e cresciuto a Castelbuono. Alessi mi ha raccontato che si tratta di una antica ricetta pugliese da lui ripresa, in onore della santa patrona, l’occasione per presentarla al pubblico è stata durante il Primo Raduno di Cuochi Pasticceri del 12–13 ottobre a Castelbuono. Hanno contribuito alla realizzazione i Pasticceri Pinsino, Sferruzza, Naselli, Gulino, e Fiasconaro
I dolcetti dedicati a sant’Anna di tradizione Pugliese e di tutto il Sud Italia, come vedrete non sono poi così distanti dagli struffoli napoletani.
A conferma poi, della maternità pugliese della ricetta ne ho trovato traccia qui google books in un libro di cucina pugliese di Luigi Sada, edito da Newton.
Ora che attribuirsene i natali siano i siciliani o i pugliesi, a me interessa solo ai fini della mia ricerca gastronomica, e può anche non fare la differenza, cio’ che mi interessava era recuperarne la ricetta cosa che sono riuscita, ma prima preme ringraziare i miei compagni di viaggio telematico: Lucia Galasso, i responsabili di www.castelbuono.org, il Maestro Francesco Alessi per il solerte l’aiuto, ed ecco la ricetta tutta per voi:
Le Lacrime di sant’Anna
Ingredienti:
– Farina 00 1 kg
– Zucchero 200 g
– Strutto 200 g
– Tuorli 6
– Succo d’arancia 100 g
– Mandorle pelate 100 g
– Alcool per dolci 2 dl
– Miele 150 g
– Olio extravergine d’oliva Qb
– Zucchero a velo 70 g
– Confettini colorati 70 g
Esecuzione:
Setacciate la farina ricavate la classica fontana e mettete al centro i tuorli, lo zucchero, lo strutto, l’alcool e il succo d’arancia. Lavorate a lungo il tutto fino a quando l’impasto non sarà sodo ed omogeneo, quindi lasciatelo a riposare coperto per circa 30 minuti.
Riprendete l’impasto e lavoratelo per qualche minuto, ricavatene dei bastoncini sottili che taglierete di sbieco dandogli la forma di rombi e metteteli da parte. Fate scaldare l’olio in una padella e friggeteli scolateli ed asciugateli su carta assorbente.
In una capace casseruola fate scaldare il miele, aggiungete i rombetti fritti e lasciateli a fuoco impercettibile per qualche minuto, versate le mandorle già tritate e tostate e finire di mescolare. Accomodate le lacrime di Sant’Anna su un piatto di portata, spolverizzatele con lo zucchero a velo e completate la decorazione con i confettini colorati.
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