“Le vacanze della famiglia Brambilla e una dentiera volante.”

Tempo d’estate, tempo di vacanze. La vacanza se l’? presa il sottoscritto, i pi? attenti lettori se ne saranno accorti. La rubrica torna oggi dopo due gioved? di pausa. Vi chiedo scusa se non ho dato preavviso, ,ma mi sono fatto prendere dall’ozio vacanziero. Oltre me, ? stata in vacanza anche Michela Vittoria Brambilla, la rossa ministro al turismo, pupillo della presidenza del consiglio che fino a pochi giorni fa esortava gli italiani a “impiegare le vacanze nella straordinaria Italia, ancora tutta da scoprire”, che per?, aprite bene le orecchie, ? in vacanza in Francia, in costa azzurra, con tutta la famiglia al seguito. A quanto pare ha anche comprato casa da quelle parti. Fotografata dall’Espresso e riconosciuta da tantissimi, la ministra non ? riuscita a farla franca. La credibilit? di certo non ? il suo forte. Pochi giorni prima predicava l’esigenza di consumare le vacanze in Italia per risollevare una situazione disastrosa per le economie degli operatori turistici nostrani per poi premurarsi di fare le valigie e e partire per vacanze oltralpe.

Il prossimo anno accademico la facolt? di Lettere dell’Universit? di Palermo sar? chiusa. Gli studendi non potranno seguire i corsi e sostenere gli esami. Questo ? quanto deciso dalla quasi unanimit? dei docenti nell’ultimo consiglio di facolt?, di fronte all’inutile tentativo di opporsi degli studenti che avrebbero preferito una forma di protesta altrettanto efficace ma che non interrompesse le proprie carriere universitarie. Siamo allo sbando completo, l’universit? mostra segni di cedimento e la scelta della facolt? di lettere non ? un caso isolato. La crisi riguarda tutti gli atenei pubblici italiani e a maggior ragione, quelli che non possono vantare rapporti di partenariato con le aziende del luogo, le quali riescono in casi sporadici a finanziare la ricerca. Chiss? cosa dobbiamo aspettarci all’apertura del nuovo anno accademico a settembre, dove gli atenei devono inventarsi soluzioni di sopravvivenza dopo gli ultimi tagli.

wwwspazzolinodadenticom-dentieraForse ero l’unico a non saperlo. A quanto pare Winston Churchill, nei momenti di ira, usava gettare sull’interlocutore la propria dentiera. Appena l’ho saputo ho pensato “che schifo!”. La cosa imbarazzante ? che negli scorsi giorni qualcuno l’ha acquistata per 15.200 sterline. Spero non l’abbia acquistata per usarla ma solo come cimelio. Ne esistono altre due copie nel mondo. Una ? custodita in un museo e la terza ? seppellita con l’ex primo ministro nella tomba. Tra gli storici di dicussa caratura c’? chi sostiene che ? proprio grazie alla dentiera che il grido “Fight them on the beaches” abbia avuto l’efficacia sperata, l’effetto desiderato.

Per il momento ? tutto, vi attendo al prossimo Gioved?.

?Oltre Fiumara?- Rubrica settimanale che apre uno spiraglio tra le cinta murarie del borgo, per far passare qualche notizia fuori dal comune.?