Dopo aver raccolto nel tempo più di una lamentela, abbiamo scelto di avviare un piccolo confronto tra i prezzi dei benzinai locali con quelli di altre realtà nei paraggi. L’aiuto di alcuni lettori, sensibili più di noi al problema, è stato indispensabile per raccogliere gli elementi utili a proporre una piccola indagine che, supportata da altri strumenti di monitoraggio dei prezzi (e comunque senza alcuna pretesa di scientificità), ci consente di stabilire se davvero il livello dei prezzi castelbuonesi sia eccessivo come da molti contestato.
L’indagine è stata condotta dal 4 al 6 aprile, quando la media dei prezzi nazionali indicava i seguenti valori:
mentre quella locale (facendo la media tra i prezzi Q8 e AGIP) si attestava a:
DIESEL 1,4155 €
BENZINA 1,596 €
e cioè in un caso più del 13% e nell’altro dell’11% in più rispetto alla media nazionale. Ma la percentuale non esprime bene la situazione. Se consideriamo infatti che quasi il 70% di quello che viene pagato quando si fa rifornimento va al “fisco”, ed è quindi “non sindacabile”, considerando l’attuale quotazione del greggio ed escludendo le imposte, la discrezionalità del prezzo della benzina si aggira intorno ai 50 centesimi, e quindi 20 di differenza sono una variabile molto consistente.
Va detto però che ad abbassare notevolmente la media nazionale contribuiscono alcune zone franche (in particolare le provincie di Sondrio, Bolzano, Trento ecc.) che, per scoraggiare il fenomeno dei “frontalieri” ad esempio (e l’acquisto di benzina al confine), propongo prezzi al pubblico molto vantaggiosi (con punte, ad esempio, di 0,7 € al litro di diesel e 0,9 € per la benzina). Ma anche in Sicilia, in diversi comuni siciliani, è possibile trovare carburanti a poco più di 1,2 € al litro. Stringendo ancor più il campo, come siamo messi a Castelbuono rispetto agli altri madoniti? Come potrete verificare dalla mappa seguente e dai valori del costo per litro/benzina che emergono, di certo non bene.
Risulta infatti chiaro che, ad eccezion fatta per il solo caso di Cerda (e Isnello, qui non visibile), praticamente in nessun comune di zona il prezzo della benzina sfiora l’1,60 € al litro come invece avviene a Castelbuono. Il discorso è ovviamente simile, in proporzione, con il diesel.
Per intenderci: un rifornimento anche di sole 20€, stando ai 10 centesimi di differenza che riscontriamo come minimo con i nostri cugini di Cefalù, produce ben 1 litro in più (12,5 lt contro i loro 13,5) a vantaggio dei serbatoi degli automobilisti cefaludesi. Per non parlare di chi con frequenza si ritrova a Palermo (dove abbiamo casi in cui i centesimi di differenza sono anche 30: come da immagini seguenti), ed ha imparato a proprio vantaggio la convenienza nel far rifornimento fuori. Queste persone sono le stesse che ci hanno spronato ad occuparci del caso e che ci hanno inviato le foto che seguono (prima le 3 di Palermo e poi le 2 di Castelbuono), perché conoscono la differenza ed avvertono “l’ingiustizia” (specie per chi, come Maurizio Spallino, tornato da Brescia… ha dovuto farci caso per forza) .
Insomma, il problema esiste ma – sia chiaro (perché ci siamo informati) – non dipende dai gestori locali: il prezzo al pubblico dei carburanti è imposto direttamente dalle compagnie, sicuramente tenendo conto (e approfittando) delle distanze da alternative. La concorrenza, come è noto, contribuisce ad abbassare i prezzi, ed il nostro parziale isolamento geografico (almeno 20 minuti di distanza da qualsiasi altra pompa di benzina) ci penalizza moltissimo.
Ciò però non deve assumere una quota sproporzionata, come a noi pare sia, e pertanto ci occuperemo di far pervenire alle due compagnie il nostro allarme e questi ed altri confronti. Convinti come siamo che non sia ancora il caso di mettere in campo azioni ben più incisive (come letto talvolta nei social network), che avrebbero implicazioni economiche probabilmente più consistenti nei bilanci delle compagnie rispetto agli attuali centesimi “di troppo”…