[LAVOCEWEB.COM] Scatta per il Mandralisca un nuovo campanello d?allarme. Da venerdì 14 giugno, e per tre giorni, il museo sarà chiuso al pubblico. È la prima, per ora contenuta, forma di protesta dei dipendenti sempre più allarmati per il destino proprio e della Fondazione che, dopo i tagli della Regione, non ha più le risorse per proseguire l?attività. E così scatta il primo sciopero con la chiusura alle visite. I dipendenti continueranno, ma sempre per dimostrare uno spirito responsabile e collaborativo, ad assicurare il servizio di custodia dei gioielli del museo.
L?annuncio è arrivato oggi quando l?esasperazione per le difficoltà finanziarie e il ritardo nel pagamento degli stipendi ha raggiunto tra i lavoratori un punto molto alto.
?Abbiamo, nonostante tutto, continuato a prestare ? sottolineano i dipendenti ? il servizio alla cittadinanza, consapevoli di quanto sia importante nella nostra isola il ruolo dei beni culturali e museali e come questi dovrebbero essere considerati beni irrinunciabili per la conservazione e la valorizzazione del nostro immenso patrimonio di culture, saperi e arti. Siamo anche consapevoli ? aggiungono ? di quanto il turismo, che dovrebbe costituire la fonte primaria del benessere siciliano, non possa essere considerato in maniera separata rispetto al patrimonio culturale e artistico?.
I lavoratori, che avevano perfino assicurato di lavorare gratis per evitare la chiusura della struttura in un momento cruciale, hanno atteso ?risposte concrete da parte delle istituzioni regionali e comunali?. A parte l?impegno del sindaco di sottoscrivere una convenzione per la custodia delle opere che fanno parte del lascito Cirrincione, non sono arrivati altri segnali. E in queste condizioni non è possibile assicurare un?attività che peserebbe solo sulle spalle dei lavoratori. Ma il futuro resta sempre più nebuloso. ?La situazione ? dicono i dipendenti ? è ormai tale che la chiusura definitiva del museo e della biblioteca sembra inevitabile, con grave danno per i dipendenti, ma anche per l?immagine di Cefalù nel mondo, costretta a rinunciare al suo immenso patrimonio culturale e artistico?.