[mnews.it]Nel corso di un servizio di controllo del territorio i Carabinieri della Stazione di Castelbuono hanno tratto in arresto due palermitani, il 35enne QUARTARARO Pietro ed il 26enne CALVARUSO Stefano, trafficanti di materiali ferrosi già noti alle forze dell’ordine, sorpresi a rubare all’interno di un albergo, distante dal centro abitato e da qualche tempo ormai in disuso, è diventato una delle mete preferite di predatori di metalli.
Sono le prime ore del mattino di venerdì quando, nella Contrada Castagna di Castelbuono, i Carabinieri della locale Stazione in servizio di perlustrazione finalizzata alla prevenzione ed alla repressione di reati contro il patrimonio, notavano un autocarro, munito di gru e con il cassone carico di materiale ferroso, in sosta proprio a ridosso del muro di cinta della predetta struttura ricettiva.
Per fare breccia nell’oscurità della notte i militari dell’Arma accendono il faro dell’automezzo di servizio e si accorgono, così, della presenza di più persone che, una volta scoperte, si davano precipitosa fuga a piedi tra le campagne.
Nel frattempo gli stessi Carabinieri richiedevano alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Cefalù l’intervento di altre pattuglie, riuscendo a bloccare due persone, successivamente identificate in QUARTARARO Pietro e CALVARUSO Stefano. Inoltre, è stata recuperare l’intera refurtiva, consistente in arredi metallici, del peso stimato in più di una tonnellata, che erano stati opportunamente smontati e rimossi dalla cucina dell’albergo e caricati sul camion a mezzo della gru.
Secondo una prima stima, dall’illecita rivendita del metallo i due commercianti palermitani avrebbe potuto ottenere un guadagno non inferiore ad un migliaio di euro.
Nel corso delle perquisizioni personali i Carabinieri hanno anche rinvenuto gli attrezzi per lo smontaggio dei materiali, che sono stati sequestrati unitamente all’automezzo ed al suo intero carico.
Sono, così, scattate le manette per QUARTARARO Pietro e CALVARUSO Stefano che, all’esito della convalida dell’arresto ed in attesa del giudizio, sono stati rispettivamente destinatari delle misure cautelari della custodia in carcere e degli arresti domiciliari.
Sono in corso indagini dei Carabinieri per risalire all’identità dei complici.
Palermo, 14 giugno 2014