Nessun distributore “truffaldino”. Il mea culpa di Repubblica (e il nostro)

E’ con estremo piacere, consentitecelo, che riportiamo la smentita letta sulle pagine del giornale La Repubblica a proposito delle presunte truffe a Castelbuono da parte di un distributore di benzina. Purtroppo non v’è traccia online della notizia, e – come da immagine in allegato – la rettifica è affidata a poche frasi all’interno di un breve articolo e sotto un titolo che non aiuta i lettori a intendere subito l’ammissione di colpa.
Castelbuono.Org, pur non aggiungendo nulla e cercando di frenare i facili giudizi, si scusa per aver dato risalto ad una notizia che risulta, finalmente, palesemente infondata. Nel nostro ruolo di meri “segnalatori”, non possiamo che sottintendere e delegare ad altri la verifica delle notizie, come il vero Giornalismo insegnerebbe. E l’errore altrui, purtroppo, è stato da noi amplificato.
Preghiamo gli interessati di accettare le nostre scuse.
La Redazione

[Le Repubblica] Il business della benzina tra frodi e raggiri
In merito all’articolo “Benzina di contrabbando, ecco i segreti del boom”, pubblicato il 5 aprile, si precisa che il distributore che erogava il 10 per cento in meno di benzina scoperto dalla guardia di finanza non era sito a Castelbuono ma nella periferia di Palermo. L’infrazione riscontrata dalle fiamme gialle a Castelbuono era invece relativa alla vendita di Gpl senza autorizzazioni da un’azienda non collegata ai due distributori presenti nella città.