Noi non ci saremo – “Un significato”

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Viviamo un tempo impreciso. Le cose sono cambiate rispetto al passato, le cose stanno perdendo il loro significato, stanno perdendo l’essenza della loro eternità. C’è un’aria accidiosa che svilisce ogni ambito e tutti ormai ci siamo adattati a questo stato. Sembra quasi che tutto venga a presentarsi come casuale, dettato dall’attimo e non dal progetto. I luoghi risentono di questa crisi tanto che sono il riflesso di quanto di negativo o positivo vi si costruisca intorno. Se ogni nostra azione presuppone una riflessione e quindi un significato è evidente, guardandosi intorno, che larga parte delle nostre azioni non ha una riflessione alla base. Allegri improvvisati politici, giornalisti, artisti, professori, architetti musicisti e chi più ne ha più ne metta affollano una scena sempre più improvvisata recitando copioni scritti al momento, svegliandosi una mattina con la voglia di cambiare il mondo ed un altra con il desiderio che il mondo lo cambino gli altri trovandosi così obbligati dall’impegno del giorno precedente ma indifferenti al fatto che le loro azioni influenzeranno gli altri. Come fare quindi a non far perdere il significato alle cose? semplice… facendo sì che ne abbiano uno sin dalla loro nascita.

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