Padre Domenico lascia l’ordine dei Cappuccini e torna a Castelbuono

Ieri sera Padre Domenico ha affidato a Facebook un lungo e amaro messaggio con cui ha comunicato ai propri amici e alla comunità tutta le proprie dimissioni dall’Ordine dei Cappuccini. Oltre all’inevitabile dispiacere traspare però anche una serenità di fondo, che scaturisce dalla coerenza con i valori promossi per una vita, confermati durante l’ultimo periodo nella vicenda che l’ha visto, da testimone e denunciatario di abusi, non piegarsi alle pressioni e alle sanzioni inferte nei suoi riguardi dalle alte strutture della Chiesa.

Della vicenda ce ne siamo occupati sin dal principio (qui l’intera raccolta), dapprima amplificando la testimonianza di Padre Domenico e le sue ragioni, condannando la ritorsione della Chiesa – che, in tutta risposta, l’aveva rimosso dalla sede castelbuonese – anche facendoci promotori di una petizione che raccolse 9000 sostenitori.
Siamo lieti di apprendere della decisione del nostro frate, che gli consentirà di godere del calore e del meritato affetto della “sua” comunità, certi che le parole ed il comportamento di Padre Domenico, anche nella conduzione di questa vicenda, continueranno a costituire un esempio positivo per il nostro paese. 

 

A tutti i cari concittadini castelbuonesi e agli amici vicini e lontani, Pace e Bene. Col cuore, trepidante, fra le mani, desidero raggiungervi per esprimere quanto, in questi giorni. mi è motivo di grande sofferenza morale. Due i motivi determinanti, il primo: ho lasciato l’ordine dei Cappuccini. Per due anni e mesi ho resistito a una disposizione che mi relegava a Reggio Calabria dove avrei dovuto scontare, fuori dalla provincia e della Fraternità e privo di ogni rapporto con la stessa fraternità provinciale, una pena inflittami per aver partecipato e testimoniato davanti ai giudici, a sostegno e testimonianza di abusi e molestie sessuali a favore di una donna, Ho resistito, a mala pena, per due anni e mesi, ma è sopraggiunto il tempo in cui i miei 85 anni mi hanno dato segnali chiari e abbastanza efficaci da cui ho capito che una grave minaccia si faceva strada verso la pazzia o verso una grave depressione. Non ho desiderato, ci mancherebbe, nè l’una nè l’altra e, sollecitamente ho provveduto ad allontanarmene. Non si tratta di crisi di vocazione, tutt’altro… Ho stimato e amato immensamente l’Ordine Cappuccino fin dall’età di dodici anni e sempre legato alla mia vocazione e alla consacrazione. Comunque, anche se ho lasciato l’istituzione, rimango il cappuccino di sempre, noto a tutti, come P. Domenico, frate del popolo, per i piccoli e per i grandi. Mi stabilirò, pertanto, a Castelbuono e non mi allontanerò da voi. Spiacente, però, di non poter essere, provvisoriamente, quello che facevo fino a pochi giorni fa. Infatti non è ancora finito l’iter della passione, che, intanto, continua col fatto che la chiesa, mediante i suoi ministri non mi consente di vivere l’attività ministeriale del mio essere Sacerdote, quindi mi trovo con le mani legate. Ho costatato, infatti, e provato sulla mia pelle, il fatto che strutture e organismi della Chiesa, che sono potenzialmente garantiti dalla GRAZIA della benedizione del Signore, vengano strumentalizzati dalla cattiveria umana, ergendo muri, anzi che elevare l’uomo e promuoverlo alla dignità di figlio di Dio e strumento della chiesa ,appunto per la promozione dell’uomo stesso …si gioca ad avvilire bloccare,impedire ed allontanare, pensando di mostrare zelo per la giustizia e il rispetto delle leggi .Cosi’ , si manifesta non l’azione di promuovere ,costruire ,ma la pretesa di sentirsi al proprio posto. La chiesa ,se non è Madre ,se non mostra l’amabilità nella premura di avvicinare chi ha sbagliano per ricostruirne la personalità. Quando si mette davanti agli occhi il quattro spettrale delle sanzioni canoniche e mai il senso di quella misericordia ,carisma proprio della Sposa di Cristo. l’uomo rimane sperduto, deluso ,schiacciato e annientato addirittura .Pertanto, carissimi, non cerco, per tanto pietà, ma semplicemente comprensione e supporto anche con la preghiera vicendevole. Credetemi, mai potevo immaginare che, nel mondo religioso, si potesse arrivare a minacciare … con atteggiamenti di potere, davanti a quale non mi piegherò mai. Non ho paura e sento di averne ancora del fegato per resistere nella difesa della Verità Un saluto cordiale per tutti e auguri di Bene.

Fra Domenico Giuseppe Costanzo.