PD Castelbuono: La cultura dietro i femminicidi | È tempo di cambiare

Ogni femminicidio è l’epilogo estremo di un fenomeno sociale dalla genesi e dalle modalità di sviluppo complesse. Ha dei protagonisti ben precisi che, spesso, non sono solo la vittima e il carnefice. Nell’escalation violenta e criminale restano coinvolti figli, famiglie, pezzi di società, comunità, testimoni inermi di una tragedia che non accenna ad avere fine.

Sono oltre 80 i femminicidi che si sono consumati dall’inizio dell’anno su tutto il territorio nazionale. Le cronache quotidiane, purtroppo, ne sono piene e molti fatti passano sotto silenzio.

I femminicidi, con la Sicilia statisticamente in testa fra tutte le regioni italiane per numero di eventi delittuosi in rapporto alla popolazione, sono l’esito estremo di una “cultura”, la nostra e non solo quella talebana, in cui la piena ed effettiva parità fra Donne ed uomini non esiste perché non è mai stata realmente voluta e quindi raggiunta.

Il cambiamento culturale e la costruzione di una società migliore passano non solo da una diversa visione sul digitale e sulla transizione ecologica ma anche e soprattutto dal cambio di paradigma sul ruolo delle Donne e degli uomini nella società in cui vengano attuate delle politiche concrete a sostegno di pari opportunità praticate e con un necessario impegno delle Istituzioni, TUTTE, nell’intendere e perseguire come prioritario e concreto questo obiettivo. Anche, e soprattutto, quando si progettano i Piani nazionali per il superamento delle diseguaglianze sociali ed economiche, anche quando si modellano su queste direttive e con le relative risorse i Piani territoriali.

Bisogna iniziare seriamente a collaborare tutti affinché, presa coscienza di questo fenomeno abnorme, si intraprenda una narrazione nuova delle relazioni tra femminile e maschile, di cui si rendano protagonisti Donne e Uomini liberi di scegliere come vivere, intraprendere, plasmare, condividere, interrompere i loro rapporti.

La Politica, le Istituzioni, la Società hanno il dovere di lavorare affinché ogni forma di discriminazione e violenza venga combattuta sul piano culturale e dell’educazione. Pregiudizi e stereotipi di genere, che sono l’anticamera del deflagrare della violenza, vanno prevenuti e troncati sul nascere.

Per fare ciò occorre sinergia e costanza e non solo qualche impegno o proclama in prossimità del 25 novembre di ogni anno.

Finché sui media, nei social, nelle famiglie, sui libri di scuola si darà spazio a racconti volti a normalizzare la violenza, intesa come esito “giustificabile” di “raptus” consequenziali a “comportamenti esasperanti” e si darà voce e spazio a una mentalità retrograda, non si potrà mai avviare un serio cambiamento culturale ed educativo, divenuto ora più che mai necessario.

Per questi motivi, il Partito Democratico — Unione Provinciale di Palermo, con i suoi Circoli territoriali, ha inteso intraprendere una iniziativa con la quale chiede la collaborazione di tutte le Istituzioni ed amministrazioni comunali, a prescindere dall’appartenenza politica, per una mobilitazione contro la violenza sulle donne.

Il Circolo del Pd di Castelbuono si fa messaggero di questa iniziativa nei confronti delle Istituzioni politiche e culturali di Castelbuono e Isnello, di tutte le forze politiche e i movimenti civici rappresentati e non nelle Istituzioni, delle Consulte Giovanili, dello Sportello Antiviolenza “Diana”.

Consapevoli della sensibilità verso queste tematiche da parte delle Amministrazioni e delle Comunità che si intendono coinvolgere, si invita ad avviare e portare avanti quante più iniziative culturali e sociali possibili sul tema del contrasto ad ogni forma di violenza, cercando di coinvolgere anche il mondo del volontariato e del terzo settore, le Scuole, gli operatori del Servizio Civile e le cittadinanze.

Introdurre la dicitura “SE SEI VITTIMA DI VIOLENZA CHIAMA IL 1522” come cartello all’ingresso degli uffici pubblici o di spazi di aggregazione condivisi e attività commerciali e presso i servizi igienici e negli scontrini o nei tickets parcheggio o di ingresso ai musei non sarebbe solo una campagna di sensibilizzazione ma una battaglia di civiltà.

È tempo di cambiare, non c’è più tempo di aspettare!

Le nostre Comunità hanno bisogno di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, cittadine e cittadini consapevoli che una società nuova e più giusta è quella basata sulla diversità, il rispetto, la bellezza, la dignità e le reali pari opportunità.

Si allega il documento del Partito Democratico — Unione Provinciale di Palermo.

Castelbuono, lì 18 settembre 2021

Per il Coordinamento

Luciana Cusimano

Francesca Cicero

Il Segretario | Vincenzo Capuana