Petralia Soprana, l’ex custode della chiesa del Loreto si accascia sulla neve e muore sul colpo

[madonienotizie.it] Uno scenario sempre bello e sorprendente, quello della neve, soprattutto per chi, nonostante i suoi disagi, la ama, ne è contento, affascinato alla vista e prova gioia allo scender lento dei suoi fiocchi.
Purtroppo però, non sempre si rivela un’atmosfera da fiaba, specialmente per chi ieri a Petralia Soprana l’ha vissuto come un incubo. 

In una giornata in cui la neve è stata davvero copiosa, nel comune più alto delle Madonie, a 1147 m d’altezza, un’apparente e tranquillo sabato mattina si è trasformato in tragedia per un uomo del posto di 78 anni che ha perso la vita.

Mentre degli allegri turisti, si trovavano a percorre le tortuose strade del corso, affondate dalla neve alta, per trascorrere un sereno week-end in quello che è uno dei borghi più belli d’Italia, si sono trovati dinanzi l’uomo che improvvisamente è caduto a terra, perdendo i sensi e decedendo sul colpo.

Di lì lo spavento e le grida di questi che ne hanno allertato i vicini, in tanti sono scesi dalle case e da qualche bottega radunandosi sul posto, l’hanno subito trasferito in un garage per non fargli patire ulteriormente il freddo e non lasciarlo per terra.
Qualcuno ha tentato, in attesa del medico, la rianimazione cardiopolmonare.
Il medico di guardia e gli operatori del 118, giunti immediatamente sul posto, hanno potuto solo constatare il decesso.

Un dispiacere per i presenti che hanno visto l’uomo accasciarsi sulla neve e per chi lo conosceva.
Antonio Macaluso si stava recando dalla sorella, che vive da sola, come era di consueto fare, a poca distanza dalla sua abitazione, per portargli del cibo caldo, che non è mai arrivato.

Antonio era un uomo tranquillo, dedito alla sua famiglia, al  suo paese, spesso lo si incontrava fischiettando per le vie del borgo, ha svolto per tanti anni servizio di volontariato come custode della chiesa di S. Maria di Loreto.
L’aveva come una seconda casa e ne ammirava i suoi tanti tesori, un’ambiente che lo affascinava e per questo, lì in quella chiesa, sostava volentieri per raccontare ai turisti le peculiarità dell’imponente chiesa.

Anche un’altro custode della chiesa di Loreto, Filippo Bongiorno, è venuto a mancare l’anno scorso, nello stesso periodo, in pieno inverno.
Il funerale è stato celebrato oggi nella chiesa del SS Salvatore, un luogo diverso dal posto dove ha vissuto per tanti anni, la neve non ha permesso di raggiungere la sua chiesa.