POI Energia – Avviso pubblico efficientamento e produzione energetica.

[SOSVIMA] Vi comunichiamo che, nell’ambito del programma di che trattasi, è stato pubblicato l’Avviso pubblico CSE – Comuni per la Sostenibilità e l’Efficienza Energetica e che lo stesso prevede la concessione di contributi a fondo perduto per progetti di efficientamento e/o produzione di energia da FER sugli edifici delle Amministrazioni comunali delle Regioni Convergenza attraverso l’acquisto e l’approvigionamento di beni e servizi  tramite il Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA).

Le risorse disponibili sono 15 milioni di euro, a valere sulle linee di attività 1.3 e 2.7 del POI Energia.

I contributi dell’ Avviso CSE finanziano interventi per un valore ammesso che non può essere:

– inferiore a 40.000,00 euro iva esclusa;

– superiore a 207.000,00 euro, oltre IVA.

È possibile attivare la Richiesta di Offerta (Rdo) tramite il MePA, a partire dal 4 luglio 2014, per l’acquisto e l’approvvigionamento di beni e servizi proposti dai fornitori abilitati all’interno del MePA in riferimento al bando di abilitazione “Fonti rinnovabili ed efficienza energetica”.
La RdO dovrà fare riferimento a beni e servizi rispondenti alle caratteristiche, agli obiettivi ed alle finalità indicate nella diagnosi energetica dell’edificio su cui si intende realizzare l’intervento previamente effettuata dal Comune. Al riguardo è possibile utilizzare da subito, gli audit energetici effettuati in collaborazione con l’Università Kore e che abbiamo – nei giorni scorsi – inviato a parecchi dei comuni in indirizzo.

Il finanziamento è nella forma del contributo a fondo perduto fino al 100% del costo ammissibile.Le richieste di concessione del contributo potranno essere presentate a partire dal 21 luglio 2014.

I contributi saranno assegnati sulla base di una procedura a sportello, nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle istanze e  fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Non potranno essere richiesti contributi in relazione a edifici ricompresi tra i beni culturali di cui all’art. 10 del D.Lgs. 22 gennaio 2004.

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