“Prof a luci rosse contro la crisi. Ma alla porchetta non si rinuncia mai”

porchetta

?Prima o poi torner? a casa e non vedo l?ora di poter guardare negli occhi certe persone e vedere quanta paura hanno di me?.

Cos? scrive su Facebook, Colin Gunn, mandante di un omicidio di una coppia nel 2004. Peccato che stava scontando una pena in un carcere di massima sicurezza britannico e ciononostante aveva accesso ad internet. Da l? gestiva i suoi contatti con altri personaggi gi? noti agli inquirenti, ed evidentemente poteva permettersi anche di minacciare i suoi accusatori. Scrive cos? il Times, sottolineando che si tratta di uno dei massimi esponenti della malavita organizzata, unpezzo da novanta gi? indagato in passato per reati molto gravi come traffico di stupefacenti. Il suo profilo, allo scoppiare dello scandalo, ? stato ovviamente oscurato, all?attivo a quanto pare aveva 565 amici. I sistemi di sicurezza delle carceri britanniche sembrano un po? leggerini. Ad ogni modo, ascoltate il mio consiglio, se in futuro vi dovesse arrivare la richiesta di amicizia di un certo Colin Gunn … non accettate!

Questione di malintesi. Si fanno tante di quelle figuracce! Quest’ultima ha gli echi di un disguido internazionale di quelli esilaranti, da barzelletta. Il tutto parte dalle dichiarazioni di Berlusconi ad un giornale Israeliano dove annuncia l’intenzione di organizzare un summit sulla pace arabo-israeliana a Erice, splendida localit? trapanese, residenza dello scienziato Zichichi. Sennonch? il traduttore maldestro anzich? Erice riporta sul giornale Ariccia, paese dei castelli romani, famoso per la porchetta e le fraschette, taverne dove le tradizione culinarie locali si mescolano al vino rosso frizzantino al grido di “Ma che cc? frega, ma che cc? ‘mporta ….”. Il nesso tra la porchetta e la questione mediorientale sfugge ai pi?. Solo il sindaco di Ariccia, inorgoglito dalla notizia, ha trovato le motivazioni nella presenza del principesco palazzo Chigi o della berniniana “Collegiata dell’Assunta” che fu il prototipo della Basilica di San Pietro. Che comunque c’entra ancora meno, anzi.?Non vorrei essere nei panni di colui che dovr? spiegare al signor sindaco l’equivoco, potrei solo suggerirgli di iniziare stemperando i toni con la barzelletta di quell’uomo che doveva andare a Pompei e si ritrov? imbarcato per Bombay, o di quell’altro che doveva andare in vacanza a Saint Maurice e lo ritrovarono a San Mauro.

La scuola ? costantemente in situazione precaria. I neolaureati con la passione dell’insegnamento si accodano in liste con migliaia di potenziali prof in attesa. E allora meglio darsi una mossa. Inventarsi qualcosa di originale, dati i tempi di attesa, si rischia di diventare professori di ruolo in et? pensionabile. Detto fatto. A Treviso, Michela, quarantenne, ha risolto buttandosi nell’hard, e appena uscita da un set di 16 ore di ripresa di scene a luci rosse, si giustifica: “ero stufa di aspettare una supplenza”. Prima di allora aveva fatto da maestra a bambini dai 3 agli 11 anni. Se non altro ha le idee abbastanza confuse. Ma sinceramente tra una maestra cos? e le ultra cinquantenni?che abbiamo conosciuto, non so chi avrei preferito.

Un’altra idea originale ? venuta al preside di un istituto tecnico genovese, l??Attilio Odero? dove per “battere cassa” si ? deciso di investire sui “Gratta e Vinci”. A quanto pare le scuole liguri sono in credito dei contributi statali degli ultimi 3 anni e spiegano che non sapendo come fare per sopravvivere ricorrono alla fortuna. Il preside dichiara di ?non aver a disposizione neanche i soldi che servono per aggiustare i computer, comprare le matite, mandare avanti il funzionamento della scuola”. Senza voler negare i disagi e le carenze delle scuole pubbliche, motivo di disappunto di presidi e insegnanti di tutta Italia, ritengo che ricorrere alla fortuna, a questo tipo di fortuna, sia una speranza idiota. Tanto vale seguire l?esempio della prof di Treviso.

Perora ? tutto, appuntamento a Gioved? prossimo. Il giorno del mercato di Via Mazzini.

?Oltre Fiumara – Rubrica settimanale che apre uno spiraglio tra le cinta murarie del borgo, per far passare qualche notizia fuori dal comune.?