Restituiti all’imprenditore Lena i beni sequestrati: “Non è prestanome dei mafiosi”

[gds.it] Nel patrimonio di Lena torna l’azienda “Abbazia Santa Anastasia” di Castelbuono. La sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo ha dato ragione all’imprenditore e ai suoi legali, gli avvocati Andrea Dell’Aira e Rosario Vento.

Il nome di Lena era stato associato a boss del calibro di Bernardo Provenzano (secondo l’accusa, il defunto padrino corleonese era il vero proprietario dell’Abbazia), Salvatore Lo Piccolo, Nino Madonia e Antonino Rotolo. Si partiva da alcune intercettazioni in cui i boss parlavano di favori resi da Lena. Secondo il collegio, però, “non è possibile comprendere in cosa sia consistito il favore”, né i pentiti hanno saputo aggiungere ulteriori elementi.