Riceviamo e pubblichiamo – e con l’occasione ci scusiamo per il ritardo con l’autore “aneurisma” (ma anche con “germano”, di un paio di post fa) – una giocosa esasperazione di fantomatiche “rivendicazioni toponomastiche”. Ne approfittiamo altresì per segnalare la pagina di approfondimento ( faber.castelbuono.org) sulla proposta di intitolare a De André l’attuale piazza San Paolo.
In queste ultime settimane in paese cresce il dibattito sulla proposta del comitato Castelbuono Faber di dedicare una piazza a De Andrè, alimentato dal fervore del dibattito ho immaginato un interessamento da parte delle associazioni e di gruppi di interesse locali che, rivendicandolo come diritto di par condicio, si affrettano a proporre il proprio toponimo.
E’ ovvio che si tratta di pure immaginazione e fantasia, non vorrei far prendere un colpo a chi ha reagito in maniera furibonda alla proposta De Andrè: leggendo il seguito il loro spirito reazionario e conservatorista potrebbe avere degli effetti letali.
Il club Ferrari sta organizzando i banchetti per la raccolta firme per intitolare la via Vittorio Emanuele, la cosiddetta “Strata Longa” a Michele Alboreto, lo storico, indimenticato pilota italiano della rossa di Maranello.
La scelta della via è dovuto alla presenza della sede del club e alle famose accelerazioni di piloti spavaldi nostrani, vogliosi di far sentire il rombo dei propri motori da sopra il ponte fino a chiazzetta.
L’associazione Castelbuono Pedala Pedala vuole rendere omaggio a Fausto Coppi dedicandogli la via San Guglielmo, dove tanti anni fa, il grande Mastru Pitrinu riparava le biciclette ai bambini.
Le associazioni teatrali Gruppo T, SpazioScena e Gruppo Teatro Incontro stanno avviando una campagna per riaprire il Teatro Fontanelle e dedicarlo a Luigi Pirandello così come l’antistante Piazza Castello.
Il gruppo Scout sta organizzando un raduno mondiale ai Monticelli per ottenere il toponimo via Boden Powell, fondatore degli scout, a sostiture via Sant’Agostino; i residenti della via hanno già comunicato il loro dissenso e tramite il loro portavoce Liborio Noce affermano di opporsi ad un nome straniero impronunciabile, preferendo, in coerenza con la rivalutazione degli antichi mestieri, via del pecoraio.
I Lorimest, i Punto e a capo e la banda musicale Giuseppe Verdi propongono di dedicare un quartiere alla musica dove ogni via porti un nome di uno strumento della tradizione popolare (via della Ciarameddra, via del Nangalarruni …) o della musica tradizionale (via del Sax Contralro, via del Basso Elettrico …) per l’inaugurazione delle vie si sta organizzando un rave che durerà una settimana di musica non stop, dopo Woodstock … Castelbuono.
Gli operatori economici bar Cammarata, Obrag il mercante, ristorante Nangalarruni ed Extrabar Fiasconaro hanno già contattato il Sindaco e di comune accorso stanno progettando quello che chiameranno ” Il percorso del Turista” : una sorta di tracciato obbligatorio che accompagna i turisti dal luogo di arrivo, Piazza De And …….. ehm scusate, Piazza San Paolo, fino al corso con tappe obbligatorie nei luoghi sopracitati.
L’associazione naturalistica Francesco Minà Plaumbo sta pensando di intitolare tutte le vie che dal paese che portano verso le montagne alle tipicità arboree madonite, ed ecco che via Geraci sarà via della Roverella, via Ponte Secco diventa Via della Quercia e Via Cappuccini sarà rinominata via Degli Agrifogli Giganti.
Infine negli ultimi giorni è arrivata in Municipio la richiesta degli Operatori del 118 di cambiare il nome di via Mustafà, che definiscono un toponimo lontano dalla nostra cultura e che rappresenta un problema per i rappori diplomatici col mondo arabo, per attribuirgli il toponimo via Antonello Antinoro, le argomentazioni esposte dalla missiva a supporto di quest’ultimo risultano poco chiare e si pone, tra l’altro, il problema della legge che permette l’intitolazione di una strada solo dopo 10 dalla morte.
Abbiamo posto la questione agli interessati che ci hanno risposto: “Se Lui vuole, tutto si può fare”.
Si prevede quindi una rivoluzione del piano della toponomastica castelbuonese. Chissà se ci abitueremo presto ai nuovi nomi o resteremo sembre attaccati alle vecchie abitudini e continueremo a chiamare le vie coi loro vecchi nomi, vedremo.
Personalmente sono eccitato dall’idea del nuovo, tant’è che, fantasticando ancora un pò, volevo proporre al Comitato Anime Salve di andare oltre la sola Piazza De Andrè e chiamare via Mazzini… via del Campo (c’è pure il campo sportivo, si adatta perfettamente), il viale alberato che sale verso il Castello via della Povertà.
Non me ne vogliano i residenti, niente di personale, sono solo titoli di canzoni del cantautore genovese.