Poesiuole
vocaboli persiperversi
Romeo Maccabeo
Tutto il paese esulta con gioia
esulta l’asina e pure la troia.
Son lieti i vecchi, le donne, i bambini
e tutti quanti i garibaldini.
Oh estimabile persona illuminata
a cui la Storia deve essere assai grata,
ti meriti una rima bel Romeo:
t’appello ordunque gaio maccabeo.
Si attendeva il lieto evento
sin dal millenovecento,
si piangeva ne siam certi
per avere i tuoi reperti.
Sarai insignito, ma quando non si sa
benefattore dell’intera umanità!
Il popolo con trepidazione
gioisce per la grande donazione.
Lo stupore è molto grande:
ammiriamo le mutande
di un cugino naturale
del famoso generale
(per rispetto non furono lavate
dal nostro grande illustre mecenate).
Volevano ospitare nel palazzo
un vaso cinese che non c’entra un … niente.
Ma dove metteranno l’accozzaglia?
Dove celebreranno l’anticaglia?
La calzetta seppure famosa
non profuma di certo di rosa.
Non ne vuole sapere il Museo
che ha vietato l’ingresso a Romeo.
Una proposta ritenuta allettante
fu quella di Obrag il mercante:
vendere in saldo tutto il vecchiume
eccetto solamente il buon costume.
Un dì ci condurrai un asinello
e qui sta il bello:
il popolo tanto credulone
crederà sia di Napoleone!
La Sgricia