Sabato 31 presentazione del libro “Pane raffermo”

Sabato 31 ottobre alle ore 17,30 presso la Sala delle Capriate, nell’ambito delle attività culturali della Biblioteca Comunale programmate dal Consiglio di Biblioteca, “Incontro con l’Autore”, sarà presentato il libro “Pane Raffermo“, del castelbuonese Massimiliano Città. Oltre all’autore, interverranno Stefania Sperandeo e Giuseppe Vignieri alle letture e Paolo Badami al contrabbasso per l’accompagnamento musicale.

Saluti introduttivi: 
Antonio Tumminello, Sindaco del Comune di Castelbuono 
Gian Clelia Cucco, Assessore alla Cultura del Comune di Castelbuono Interventi: 
Dott.ssa Marika Lima, Prof. Angelo Ciolino, Massimiliano Città.

Dal blog dell’autore riportiamo una breve sintesi del libro:

Pane raffermo racconta la cosiddetta “strage del pane”. Un episodio di storia siciliana accaduto a Palermo durante il secondo conflitto mondiale. Una Storia composta da storie, minori, misere, quotidiane. Vicende che si incrociano allo scoccare di una data: il 19 ottobre 1944.
Palermo è piegata, dalla disperazione, dall’acqua che manca, dalle derrate sempre più rare da reperire, anche al mercato nero. Palermo è sfregiata, dalle bombe cadute a grappoli, esplose sopra teste ignare, innocenti e inermi. Bombe lanciate a colpire rifugi diventati ben presto sarcofagi di massa. Eppure la vita viene fuori, e s’alza, prova a farlo, durante una guerra.
Tutto sotto gli occhi impotenti di chi è stato chiamato a governare, e tiene al guinzaglio la popolazione, scuotendo il bastone affinché nessuno possa urlare. Tra le maglie del disagio della gente affamata s’insinuano abili traffichini, affaristi, gente senza scrupoli che mira al proprio obiettivo, sia questo il mantenimento del potere o la scalata ad esso. Moti separatisti borbottano e alimentano scioperi e rivoluzioni di quartiere, lungimiranti progetti politici iniziano a disegnare assetti che per anni governeranno realmente l’isola.
E i bambini per le strade tenuti dalle madri, occhi spenti, cuori stanchi, inseguono i passi dei loro uomini che senza lavoro chiedono la dignità di un pezzo di pane a chi dovrebbe loro dare l’opportunità di guadagnarselo.

Locandina