Antonino Chillè, gestore dell’omonima ditta, avrebbe fornito l’avvalimento alla Meridional Service attestando la prestazione di mezzi da lavoro “consapevole delle collusioni intercorse tra Antonino Giordano e Giuseppe Iacolino”. Letterio Frisone, dirigente del Consorzio Autostrade siciliane, come responsabile unico del procedimento della gara d’appalto, è accusato di non aver intrapreso “alcuna iniziativa diretta a impedire la consumazione della turbativa della gara d’appalto e si adoperava perché talune richieste formulate dalla Meridional al Cas, sotto forma di chiarimenti, potessero trovare accoglimento”. Angelo Puccia, funzionario del Cas, avrebbe fornito la propria assistenza e consulenza a Francesco Duca nella predisposizione dell’offerta tecnica della Meridional Service, “pur a conoscenza dell’accordo intercorso tra le parti finalizzato a turbare l’aggiudicazione dell’appalto”.
Frisone, Duca e Venuto sono indagati anche per induzione alla corruzione perché il dirigente del Cas avrebbe indotto i due imprenditori “a sostenere gli oneri derivanti dalla ristrutturazione dell’immobile sito in Acqualadrone di Messina”, di sua proprietà, “nonché a consegnare nel tempo, somme di denaro ammontanti a 100mila euro. Frisone avrebbe promesso a Duca di “fargli fare qualche cosa”, riferendosi all’assegnazione di lavori pubblici del Cas.
Altro capo d’indagine riguarda l’accusa, nei confronti di Frisone, quale dirigente del Cas, e Filadelfo Scorza, funzionario del Cas, che “abusando dei poteri ed in violazione dei doveri inerenti la funzione” avrebbero concorso con Francesco Duca a indurre Giuseppe Iacolino, amministratore della Eurotel Srl, a individuare il personale da impiegare nell’appalto. Le persone da assumere sarebbero state riconducibili a Francesco Duca e alla Ventura Spa, impresa che era stata esclusa dall’appalto per un’interdittiva antimafia e alla Euroimpianti di Francesco Buscemi. Scorza, incaricato di certificare gli stati di avanzamento lavoro (Sal), per effettuare i pagamenti alle imprese, avrebbe fornito a Iacolino “un biglietto con l’indicazione delle imprese di suo gradimento”.