Da un settimana?Frediano Manzi?ha detto basta. Ha chiuso il sito scrivendo “chiuso per mafia” (http://www.sos-racket-usura.org/),?perch??non ? tollerabile che l’unica associazione che in Lombardia denuncia il racket venga ripetutamente cacciata dalla propria sede perch? i condomini hanno paura e tutti i politici mostrino astio e ostacolino il suo operato. Nello stesso tempo in cui i?riflettori dell’informazione si concentrano sui bisticci di politici degni di settimanali di gossip, la nazione intera si impoverisce di uno strumento di lotta alla criminalit? nel silenzio assoluto, che finora aveva scoperto una truffa sulle concessioni delle case popolari (fatto che il vice sindaco di Milano aveva tacciato come “fenomeno inesistente), un giro di mazzette che arrivavano ad un boss della ‘ndrangheta in carcere. In tutto Manzi e la sua Sos racket hanno finora firmato oltre 500 denunce?mettendoci?la faccia e non senza conseguenze. impressionante la lista delle minacce ricevute in 18 anni di attivismo: spari sul suo chiosco di fiori, pacco bomba di fronte la sua abitazione, incendiato il suo furgone, insulti e minacce telefoniche e in ultimo si ? ritrovato le ruote della sua auto squarciate. Adesso ha chiuso i battenti. E’ una sconfitta di tutti.
Ogni anno il Ministero della Pubblica Istruzione premia l’insegnante migliore d’Italia. Quest’anno ? andato a Luca Piergiovanni, 37 anni, precario, stipendio mensile di 600 euro circa e ad inizio Settembre senza cattedra. Poi qualcuno si ? accorto dell’assurdit? della situazione e gli hanno assegnato in extremis un contratto precario da 8 ore settimanali in una scuola comasca. Nel frattempo arriva una proposta dagli Usa di un lavoro serio e ben pagato,?perch??anche loro apprezzavano il lavoro fatto e il suo metodo educativo innovativo, non solo con le belle parole ma con progetti validi e stipendi pi? consistenti. Per? il maestro, tra l’incredulit? e le critiche dei pi?, decide di restare in Italia nonostante la precariet?, i suoi 37 anni, le condizioni?economiche?e tutto il resto,?perch??vuole vivere e lavorare nel suo paese. Encomiabile. Anche se per me il suo paese non lo merita.
Tornando nei pressi di casa nostra, vi racconto una vicenda di quelle che non sai mai se ridere o piangere. Riguarda l’estroso sindaco di Palermo Diego Cammarata. Ricorderete lo scandalo sollevato da Stefania Petix di Striscia La Notizia sullo skipper dello yacht del sindaco che era un dipendente comunale che?anzich??recarsi in municipio tutte le mattina andava al porto ad occuparsi della barca el primo cittadino. Adesso si ? aperta un’inchiesta della procura e il sindaco si premura di costituirsi parte civile, cio? nell’indagine lui ? indagato per truffa e contemporaneamente come sindaco si schiera con l’accusa. Un intreccio di ruoli a dir poco confusionario, se non altro un paradossale conflitto di interessi. A proposito Cammarata ha dichiarato di farlo per “la prevalenza del ruolo di Sindaco rispetto ad ogni altra motivazione o funzione”. Sar?, per? mi sembra davvero un’assurdit?.
Grazie per l’attenzione, risintonizzatevi Gioved? prossimo.