Termini. La rabbia operaia blocca la sfilata del Carnevale

[LAVOCEWEB] Le tradizionali sfilate allegoriche del Carnevale Termitano, il più antico di Sicilia, sono state bloccate all?uscita dei capannoni da alcune decine di operai dell?ex indotto Fiat che da questa mattina sono riuniti in presidio. La protesta sta quindi bloccando la tradizionale sfilata dei carri in cartapesta che oggi pomeriggio avrebbe dovuto animare le strade di Termini alta.
Il programma della manifestazione ha quindi subito alcuni cambiamenti. A sfilare a piazza Duomo sono stati i gruppi appiedati in maschera e le tradizionali maschere del Carnevale, u Nannu ca? Nanna.
Nei giorni scorsi gli operai avevano minacciato di bloccare le tradizionali sfilate dei carri in cartapesta, realizzati dai maestri artigiani della città. I circa 350 lavoratori dell?indotto Fiat sollecitano il pagamento della cassa integrazione in deroga che è vincolato alla definizione di un accordo quadro regionale.
Nonostante stamane sia giunta notizia che la convocazione dell?incontro con le parti sociali sia già stata fissata per mercoledì 13 febbraio, i lavoratori, sotto le bandiere della Fiom Cgil e della Fim Cisl, hanno ritenuto di dover continuare la mobilitazione.
?Una vertenza così lunga e difficile ? ha detto Totò Burrafato, sindaco di Termini Imerese – può portare a un?iniziativa di tale portata che purtroppo ha compromesso uno dei momenti centrali del nostro Carnevale. Siamo stati costretti a un cambio radicale del programma della rassegna e di ciò ci scusiamo in primo luogo con i tanti visitatori che avevano premiato la nostra volontà di non rinunciare al Carnevale in un momento di crisi e in secondo luogo con la nostra comunità che, suo malgrado, è costretta a sopportare le iniziative di lotta di questi lavoratori?.
La risposta della Fiom è molto critica con il sindaco. ”Se oggi ci sono stati dei problemi per il Carnevale di Termini Imerese il vero responsabile è il sindaco Burrafato. Dà la colpa ai lavoratori quando è lui che si era impegnato a sbloccare la cassa integrazione in deroga per gli operai dell’indotto Fiat, senza salario e senza ammortizzatori dal primo gennaio e da quattro
anni in attesa di una soluzione per il rilancio dell’area industriale”. Così il segretario della Fiom di Palermo, Roberto Mastrosimone, ha replicato a Burrafato
“Invece di accusare i lavoratori – ha aggiunto Mastrosimone – il sindaco si passi una mano sulla coscienza, lui assieme al presidente della Regione aveva promesso di sbloccare i fondi, e non è successo nulla. Si preoccupa dell’evento e non dei lavoratori, probabilmente perché è già proiettato verso le prossime elezioni amministrative”. Mastrosimone ha avvertito che
”i lavoratori sono stanchi di sentire annunci e continueranno a protestare nei confronti di chi si è impegnato a trovare soluzioni e non mantiene le promesse”.