Un’idea per “differenziarsi”

Il “primato ecologico” è passato quasi inosservato – o, almeno, ha avuto meno risalto di quanto meritava -soprattutto per l’inopportunità di sottolineare il risultato durante il periodo elettorale. Ma come migliorare ulteriormente?

Castelbuono nel 2006 è stata prima in Sicilia nella speciale classifica di Legambiente dei cosiddetti comuni ?ricicloni”, con una percentuale di raccolta differenziata per abitante del 29,8 (8,5% nel 2005) seguita da Petralia soprana con il 22% e, a chiudere il podio, Blufi con il 20%. La classifica vede tra gli altri Cefalù al nono posto (16,1%), Palermo al 49° posto (9,4%), Catania al 55°(9%), mentre  dispiace vedere posti come per esempio Taormina, solo al 185° posto (1,6%) e Ustica – luogo dalla bellezza incontaminata unica al mondo – addirittura al 229°(su 235) con lo 0,0%!. Dopo un primo periodo di fisiologico adattamento finalmente i nostri sforzi sono stati riconosciuti e si parla di un 2007 dove probabilmente si sfiorerà il 40%. Numeri che dovrebbero rendere soddisfatti non solo tutti i castelbuonesi a cui sta particolarmente a cuore l?ambiente, ma che denotano anche un innalzamento della qualità della vita nel nostro amato villaggio. Questi dati mi hanno talmente inorgoglito che ho voluto dare un occhio per capire se potremo competere per il titolo nazionale. Cosi ho controllato sul sito di Legambiente le prime posizioni nazionali. Con mia campanilistica delusione, mi sono accorto che la prima – Maserada sul Piave (TV) con l?80,7% di raccolta differenziata per abitante – era irrangiungibile e che per entrare nelle prime 10 posizioni ci vorrebbe almeno il 78,3%. Accantonati così i miei sogni di gloria, e soddisfatta la mia curiosità, ho riflettuto su quanto siamo fortunati oggi a possedere un ?strumento?, il computer che, oltre a permettere di comunicare con tutto il mondo, ti permette subito di soddisfare tutte le tue più assurde curiosità e, che ormai visto le sue innumerevoli utilità, è presente in quasi tutte le case. Però quando questo ?strumento? diventa obsoleto e talmente lento che sembra che vada a carbone e che per farlo ?camminare? devi quasi spingerlo tu, perde tutta la sua utilità… ma dove lo butto? Plastica, vetro, pile esaurite… buu!  Spesso vanno a formare dei veri e propri musei nelle nostre soffitte. Ogni anno vengono buttati via intorno ai 40 milioni di tonnellate di “e-waste” sotto forma di pc e telefonini, con rischi seri per la salute e l?ambiente; ma dal 1 luglio in Italia sarà obbligatorio riciclarli. Chi vorrà liberarsene potrà portarli presso i centri di raccolta che saranno istituiti dai comuni o chiederne il ritiro da parte del rivenditore al momento dell?acquisto di uno nuovo. Dal primo Luglio? Allora questo sarà uno dei primi impegni del nuovo Sindaco dopo le elezioni (se vorrà davvero continuare a farci primeggiare nella classifica di Legambiente)…
Mario Spallino